Maria Elisa Gualandris blogger di I Libri di Meg
Maria Elisa Gualandris
blogger di I libri di Meg

Per me i colori della lettura sono da sempre essenzialmente legati a due aspetti fondamentali: le copertine e le emozioni.

Le copertine sono il primo impatto che abbiamo con il libro, è come quando si incontra una persona e, prima ancora di parlare con lei, già dal suo viso e dal suo modo di presentarci possiamo capire se ci piacerà o no.

E poi la copertina dei libri che ho amato rimane sempre indelebile nei miei ricordi. Magari dimentico particolari della storia, o un nome di un personaggio.

Mai la copertina che ho tenuto accanto a me sul comodino o che ha attirato la mia attenzione in libreria o in biblioteca. Ecco perché faccio fatica ad adattarmi agli ebook: non hanno colore.

E poi, le emozioni. Sono di mille sfumature le emozioni che una lettura scatena in noi, e in modo diverso in ciascuno.

Ci sono i colori dell’amore, della paura, della malinconia, della rabbia. Fin troppo facile abbinarli ai libri che mi sono rimasti nel cuore.

Qui ne devo scegliere tre e lo farò, ma saranno comunque pochi, perché per me i colori della lettura sono tutti quelli dell’arcobaleno, in miliardi di sfumature diverse.

 

AZZURRO

Peter Pan

Il primo colore che mi viene in mente, pensando alla lettura, è l’azzurro. È la tonalità del primo libro che ho ricevuto in regalo (almeno di cui ho memoria), escludendo ovviamente i “libretti” per l’infanzia.

Era un’edizione di Peter Pan illustrata, stampata con caratteri grandi e che potevo leggere facilmente. La particolarità di quella collana, non ricordo più la casa editrice, era il fatto che i libri fossero profumati. E così il mio primo “vero” libro, oltre ad avere un colore, aveva anche un profumo, di vaniglia per l’esattezza.

Con la storia di Peter, Wendy, Campanellino e i meravigliosi personaggi dell’Isola che non c’è posso dire di aver veramente imparato a sognare e di essermi innamorata della lettura.

Non dimenticherò mai quella copertina azzurro cielo. E poi l’azzurro è il colore della libertà per eccellenza, quella libertà che solo i libri sanno regalare.

 

ROSSO

Madame Bovary

Un secondo colore che, legato ai libri, per me vuol dire molto è il rosso. A casa dei nonni c’era una collana di grandi classici, collezionati con cura in una piccola libreria, che poi è finita nella mia stanza.

Le copertine erano in pelle rosso bandiera, la carta un po’ ingiallita. Tra quelle pagine ho scoperto i grandi classici: Madame Bovary, Delitto e Castigo, i racconti di Poe solo per citarne qualcuno.

Con i più grandi autori di sempre ho trascorso dei momenti meravigliosi, sono cresciuta e ora sono parte di me. Il rosso, lo sappiamo tutti, è anche il colore dell’amore, della passione, ma anche del sangue e della rabbia.

I sentimenti più profondi e incontrollabili dell’anima.

 

GIALLO

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Il terzo colore è il giallo, che ricorda i polizieschi, i grandi classici alla Agatha Christie, pubblicati nella collana, appunto, dalla copertina gialla, ma anche più in generale il thriller e il noir.

Sono generi che amo molto e ai quali ritorno spesso. Per citare qualche titolo saltando tra le epoche, sicuramente tra i miei preferiti ci sono “Dieci piccoli indiani” della Christie, “Post Mortem” di Patricia Cornwell, “Il tribunale delle anime” di Donato Carrisi, e come non citare “Il nome della rosa” di Umberto Eco?

E poi il “re” Stephen King con “Carrie”.

La paura e il mistero letti hanno un effetto molto più coinvolgente delle immagini di qualsiasi film. Ricordo che da piccola leggere i libri della collana “Giallo Junior” della Mondadori mi aiutò moltissimo a superare le mie incertezze e a esorcizzare i timori.

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