di Antonello Saiz La Rinascita delle librerie Le librerie per diventare sempre più un vero e proprio motore culturale devono aggregare attorno a sé quanti più lettori è possibile attraverso l’organizzazione di eventi
DIECI BUONI MOTIVI di Paolo Albani PER NON LEGGERE “I SOGNI DI UN DIGIUNATORE“ Se fossi in voi non leggerei I sogni di un digiunatore, volete sapere perché? Sono racconti brevi, ma così brevi che uno non si accorge nemmeno
Dieci Buoni Motivi di Mario Valentini per NON leggere “La minuscola“ 1. Non leggerlo. 2. Perché poi, magari, non l’avevi messo in conto, il libro ti piace, viene voglia anche a te di fare dei figli. E prima o poi
di Antonello Saiz Libri cult in libreria tra ripubblicazioni e nuove edizioni Sebastiano Vassalli ha scritto che “Con la lettura ci si abitua a guardare il mondo con cento occhi, anziché con due
di Antonello Saiz Libri, librerie, innovazioni e riscoperte Venerdì 15 Dicembre alla Camera dei Deputati, Sala della Lupa, una lunga cerimonia ha visto la Libreria Diari di bordo tra le trenta storie di eccellenza
di Antonello Saiz Manifesti politici in Libreria Una libreria di progetto ha tra i suoi obblighi quello di fare buone proposte culturali e suggerire sempre libri capaci di innescare dibattito e pure discussione su
di Antonello Saiz Un altro modo di intendere #Ioleggoperchè Sabato 20 ottobre è iniziata per l’ennesima volta #ioleggoperchè, la manifestazione che ha lo scopo di voler migliorare le biblioteche delle scuole, quei posti meravigliosi
di Antonello Saiz Ad altissima voce Sabato 13 ottobre ai Diari abbiamo ospitato Andrea Esposito con il suo romanzo d’esordio “Voragine”, Il Saggiatore. Un romanzo sofisticato e pungente che cattura magistralmente per l’attenzione alla
di Andrea Cabassi DI ARTE, LETTERATURA E STORIA: UNA BARCELONA DESNUDA Recensione al libro di AMARANTA SBARDELLA, “Barcelona desnuda” “… e amo con dolore disperato questa mia povera, sporca, triste e sventurata patria”. Sono questi
di Antonello Saiz La Letteratura dei Vivi e dei morti. Da sempre la letteratura vive negli interstizi. Sotto il tappeto, nel granello dimenticato. Nello spazio bianco tra una vignetta e l’altra. Lì in fondo,