Dieci buoni motivi

 di Letizia Vicidomini

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per NON leggere “Notte in bianco” 

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  1. Il protagonista è un commissario in pensione. Non è fascinoso come Ricciardi, tenebroso come Lojacono, intrigante come Montalbano, ha capelli e barba brizzolati e soprattutto è leggermente sovrappeso. Voi vi siete appena messi a dieta.
  2. La vittima è una strana tabaccaia dal passato sconosciuto a tutti. Voi avete appena smesso di fumare.
  3. Si parla di madri e d’amore, quindi sarà un romanzo sdolcinato. Voi proprio non tollerate i romanzi che vi fanno venire il magone.
  4. C’è un condominio intero che affaccia sul giardino della tabaccaia e ognuno degli inquilini sa e nasconde qualcosa. Voi siete in causa con il tipo del piano di sotto.
  5. Napoli è scenario privilegiato della storia, e il quartiere di Materdei diventa palcoscenico di teatro a cielo aperto. Voi non amate né Napoli né il teatro.
  6. Le notti “in bianco” della storia sono diverse, una in particolare porta con sé la scoperta delle verità. Voi offrite d’insonnia, ci mancherebbe solo rimanere svegli per scoprire l’assassino.
  7. Il commissario titolare dell’indagine è innamorato di una cake designer, e dalle pagine del libro sembra esalare profumo di vaniglia. Vale lo stesso motivo del punto uno.
  8. I nipoti della vittima sono ossessionati dal gioco d’azzardo e voi ogni volta che comprate un “gratta e vinci” non andate mai oltre il “gratta”.
  9. Andrea Martino, il “commissario buono”, ha un terrazzo pieno di piante e se ne occupa con passione. Il vostro pollice è tutt’altro che verde.
  10. Hanno a definito questa storia un thriller-noir, perché unisce il ritmo serrato del thriller all’analisi psicologica dei personaggi tipica del noir. Siccome non vi piacciono le cose complicate dovreste lasciar perdere, ma non ci riuscirete. Perché questo libro va assolutamente letto. Parola dell’autrice.
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Notte in bianco”