Dieci buoni motivi per NON leggere
di Cynthia Collu
 
1) Perché la protagonista (Miriam) è talmente antipatica che le faresti fare a schiaffoni tutto il percorso del romanzo.
2) Perché noi donne no, cavoli! noi non siamo come lei, noi siamo tutte guerriere e in tal guisa vogliamo essere rappresentate.
3) Perché gli autori italiani contemporanei a confronto di quelli stranieri spariscono nel nulla, e io sono un’autrice italiana contemporanea, ergo..
4) Ovviamente anche per il titolo e la copertina; se funziona qualcosa che gusto c’è?
5) Perché Sebastiano, il marito di Miriam, è un banalissimo mostro, di quelli che possiamo incontrare nella porta accanto, mentre noi vogliamo un mostro come Christian Grey, bel tenebroso dagli occhi gelidi. Vuoi mettere?
6) Perché il romanzo potrebbe solleticare qualche esamino di coscienza non solo alle donne ma soprattutto agli uomini, quindi meglio soprassedere.
7) Perché piove sempre, (beh, qualche sprazzo di sole ce l’ho messo).
8) Perché anche il bambino di tre anni, come tutti gli altri personaggi, è antipatico, con quel suo  modo di succhiarsi il pollice quando è spaventato dalla violenza del padre. A tre anni non ci si deve succhiare il pollice! Tsè tsè!
9) Perché Miriam si merita le violenze psicologiche e fisiche del marito. Tutte le donne che non sono in grado di chiudere relazioni negative se le meritano. Abbasso le donne fragili!
10) E infine perché, se il romanzo è morto, di che cosa stiamo parlando?
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Sono io che l’ho voluto”
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