di Adriana Gli esilaranti aneddoti su Cono, con cui nel nostro ultimo incontro ci ha deliziate Sfera, sorella dello stesso e della più giovane Piramide, tutti figli di due famosi matematici, mi hanno riportata a qualche mese fa nell’atmosfera di
di Adriana “…, with all my best whishes, always.” Care Amiche, vi restituisco virtualmente due dei libri che la scorta-Comodine mi ha generosamente offerto in questo periodo, e che libri! Due perle! Stamattina ho terminato il mio primo incontro con
Non c’è scrittrice che abbia la capacità di tiraRmisù come Elizabeth Strout. Non potevo che scegliere il nuovo libro della scrittrice americana, “Olive, ancora lei”, tradotto in modo sobrio ed elegante da Susanna Basso, come gli altri libri pubblicati da
di Maria Strout è paragonabile solo a Carver, principe della scrittura minimalista e delle short stories, per la maestria nel descrivere la quotidianità. Nel suo ultimo romanzo, “Tutto è possibile” (traduzione di Susanna Basso, Einaudi)
Sulla pagina Fb di Elena Tamborrino, Io&Pepe, (Pepe è il suo magnifico micione), si sono susseguiti una serie di consigli di lettura. Ha cominciato la stessa Elena, titolare della pagina con “Storie di fantasmi per il dopocena” di Jerome K.
di Rocco con “I ragazzi Burgess” appena iniziato, con l’eco “Amy ed Isabelle” ancora bella forte nelle orecchie, con “Mi chiamo Lucy Barton” che me l’ha fatta conoscere, il mio BreveMente celebra Olive! Olive Kitteridge –
di Chiara Mezzalama Elizabeth L’incontro è alla Maison de la poésie, non lontano dal Centre Pompidou, nella piccolissima sala Lautréamont che assomiglia a una grotta. Abituata alla densità parigina, dove per tutto si deve fare
Si respira tangibile un’aria di attesa e trepidazione per l’arrivo di Elizabeth Strout in casa editrice Einaudi in via Biancamano a Torino, nella leggendaria sala con il tavolo ovale, intorno al quale Giulio Einaudi teneva le riunioni del mercoledì, che hanno segnato
di Maria “Resta con me” (traduzione di Silvia Castoldi, Fazi) è il secondo romanzo della Strout, che non delude dopo il fortunato esordio di Amy e Isabelle. Il protagonista è maschile e veste i panni
C’erano momenti, proprio come quello, in cui Olive avvertiva chiaramente la forza disperata con cui ogni abitante di questo momento lottava per ottenere ciò di cui aveva bisogno. Per la maggior parte di loro si trattava di un senso di