Dieci Buoni Motivi
di Marco Perillo
per NON leggere “Napùl“
1. Se vi sta bene questo mondo così com’è e non c’è niente che vorreste fare per poterlo cambiare in meglio.
2. Se vi sono indifferenti una città-mondo come Napoli e le sue storie, la sua lingua, la sua stratificazione culturale, ma anche le sue profonde ferite.
3. Se non vi piacciono i racconti che si leggono come un romanzo, in cui le storie sono un tutt’uno e hanno senso solo se stanno assieme.
4. Se vi sta bene che esistano piaghe chiamate camorra, babygang, droga, sparatorie, soprusi e tracotanze di ogni genere.
5. Se siete assuefatti dal terrorismo, al punto da considerarlo semplice cronaca quotidiana.
6. Se siete sicuri che dalla fine delle due guerre mondiali non ce ne sia stata anche una terza.
7. Se siete allergici alla mitologia greca e alle sue possibili trasposizioni moderne.
8. Se non siete d’accordo con Tolstoj che diceva “Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio”.
9. Se non vi piace cimentarvi con la prima, seconda e terza persona nell’ambito del medesimo libro.
10. Se non vi piacciono le copertine colorate e l’impatto, tipiche di una casa editrice coraggiosa e indipendente come Alessandro Polidoro editore.