di Donatella Pesile

La Potenza dei Libri
 
 
 
 
 
 
 
 

“La Potenza dei Libri”

Libro di Ottobre 2019

“Confessioni di una maschera” di Yukio Mishima

“La Potenza dei libri” legge "Confessioni di una maschera" di Yukio Mishima
“La Potenza dei libri” legge “Confessioni di una maschera” di Yukio Mishima
 

Per il mese di Ottobre il gruppo di lettura “La Potenza dei libri” ha scelto “Confessioni di una maschera” di Yukio Mishima.

E’ un romanzo semi-autobiografico, in cui l’autore mescola alcuni degli elementi del proprio percorso di vita, parlando in prima persona attraverso gli occhi di Kochan, un ragazzo gracile e sensibile che, in un Giappone fortemente militarizzato, inizia l’esplorazione della propria interiorità e della propria sessualità, scoprendosi diverso dagli altri. L’autore ripercorre i ricordi di Kochan, intrisi di sensazioni e visioni, permettendoci di vedere il suo mondo attraverso quella maschera.

Cosa è emerso dalla discussione?

Con un carico significativo di argomenti il dibattito non poteva non essere ricco di sfaccettature, confluite poi prevalentemente in due macro fazioni, quella di coloro che hanno amato e apprezzato il libro e gli oppositori.

Ma vediamo nel dettaglio gli aspetti salienti di entrambi i punti di vista. Coloro che lo hanno apprezzato ne hanno ammirato la scorrevolezza, le descrizioni minuziose, l’introspezione analitica degli stati d’animo del protagonista. La penna di Mishima ha colpito per la sua delicatezza, il suo tocco leggero nel rappresentare l’amore e l’attrazione sessuale, ma anche le concezioni di morte e dolore frequenti, durante la crescita di Kochan, nelle sue fantasie più recondite, nel suo animo sembrano infatti abitare, in lotta tra loro, Eros e Thanatos. La ricerca di un equilibrio interiore, del proprio posto nel mondo, dei percorsi che l’amore compie e delle forme che assume, per molti è stata

illuminante. Altri hanno rilevato, nello snodarsi di questa indagine, un fine relativo al raggiungimento di un’armonia diffusa, della bellezza in sé, sfuggente e inafferrabile quasi, ma astrazione necessaria in un contesto bellico e ostile.

Tra gli oppositori c’è stato chi, invece, ne ha criticato proprio lo stile che, definito denso e prolisso, dispersivo, distante per epoca e cultura, ha ostacolato l’immedesimazione risultando, a tratti, incomprensibile. Le aspettative di confessione sono state disattese, poiché queste ammissioni, per alcuni, restano intrappolate dietro la maschera la quale, forse, a dispetto del titolo, sembra non cadere.

Il linguaggio, costituito da un lessico a maglie strette, contribuisce a questa operazione e ha impedito a costoro di accedere al microcosmo emotivo di Kochan, aprendo interrogativi su chi fosse o su cosa volesse effettivamente.

Tuttavia, questi aspetti dicotomici hanno messo in evidenza, incontrando l’approvazione unanime del gruppo, le caratteristiche peculiari della cultura nipponica che, permeata di non detti e poco incline alla confidenza volgare nel senso stretto del termine, possiede un’estetica elevata ed elegante per antonomasia, imprescindibile chiave di lettura se si vuole comprendere e assaporare una scrittura che, senza ostentazione, sussurra.

 

Prossimo appuntamentoData: Venerdì 22 novembre 2019

Ora: 17.30

Luogo: Libreria KIRIA, viale Dante Alighieri 88, Potenza

Libro del mese: Il vecchio e il mare

Autore: Ernest Hemingway

 

Contatti

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“Confessioni di una maschera” di Yukio Mishima