Dieci Buoni Motivi
per NON leggere “Non più, non ancora”
Non leggetelo se:
- amate le certezze, la sicurezza e la stabilità: la protagonista, Chiara, è sospesa fra due mondi, come una funambola in bilico su un filo
- siete maschilisti o maschiliste: al centro del romanzo c’è una donna con molte sorelle acquisite, anime affini che camminano fra le onde della vita insieme a lei
- siete mangiapreti e mangiasuore: Chiara è una suora di quasi 50 anni che dopo 30 di carriera va in crisi con l’istituzione ma non con la fede
- vi piace lo stile “letterariese”: “Non più, non ancora” è un libro facile da leggere, scorrevole e pieno di paratassi (frasi principali senza subordinate)
- non amate i romanzi di formazione: la protagonista ha 48 anni ma, per certi aspetti, è come se ne avesse 18 e vive tutto quello che le succede come fosse la prima volta
- non vi piace viaggiare col bagaglio a mano, cuore e sguardo leggero, alla scoperta di sé e del mondo
- non vi piacciono la frutta tropicale, le spiagge, la musica, i colori, i profumi, il vento sulla pelle e il sole: 2/3 del libro sono ambientati in Brasile
- nella battaglia fra indios e multinazionali, tifate per le seconde e non vi stanno a cuore il futuro delle foreste, l’ecologia, la giustizia sociale e la dimensione solidale anche del turismo
- detestate il cinema: ci sono molte citazioni di film (e l’autrice vorrebbe ricavarne uno dal libro)
- siete del tutto disinteressati a qualsiasi forma di ricerca spirituale e di una vita che vi assomigli
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Non più, non ancora”