di Maria

Maria

 

 

 

 

 

Joe R. Lansdale non diverte soltanto nella (preferita) serie dedicata a Hap e Leonard: con storie semplici, ma al tempo stesso vivaci e coinvolgenti, come quella narrata in “Io sono Dot” (traduzione di Luca Briasco, Einaudi) riesce ugualmente a farci trascorrere momenti rilassanti e distensivi.

Clicca sulla copertina per accedere alla scheda sul sito della casa editrice Einaudi.
Clicca sulla copertina per accedere alla scheda sul sito della casa editrice Einaudi.

Il ritmo narrativo è veloce e conduce rapidamente verso un bel lieto fine.

La storia è una sorta di moderna “Pattini d’argento”, che la sfrenata fantasia e l’abilità dell’eclettico scrittore texano riescono a rendere non banale.

I protagonisti risultano come sempre simpatici, inverosimili eppure umanissimi e ben descritti dallo stile spumeggiante e fresco di Lansdale.

L’incipit rivela subito lo spirito del libro:

Potreste pensare che questa non sia una storia vera, perchè una parte di essa contiene cose a cui è difficile credere, ma vi assicuro che non c’è niente di inventato, dall’inizio alla fine. Voglio scriverla tutta prima che il tempo mi porti a inzepparla di dettagli interessanti, come se questa storia ne avesse bisogno.”.

La protagonista, Dot, narra in prima persona la propria storia di formazione e ci regala un’altra piccola chicca che non potrà mancare nella collezione degli amanti del genere.

Maria consiglia: Io sono Dot
Tag: