Dieci Buoni Motivi

di Francesca Fiorletta

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per NON leggere “Borges non è mai esistito (L’Erudita)

Layout 1

  1. Dal titolo sembrerebbe un’operazione di revisionismo storico (ma non lo è!)
  2. Jorge Luis Borges è in effetti uno dei personaggi cardine del libro, anche se però nel libro non parla mai
  3. La protagonista trascorre molto tempo in metropolitana, e questo potrebbe urtare la sensibilità dei lettori claustrofobici
  4. La protagonista trascorre molto tempo all’università o sul posto di lavoro, e questo potrebbe urtare la sensibilità dei lettori scansafatiche
  5. Il libro è quasi tutto composto da ricordi, perciò è vivamente sconsigliato a chi non è dotato di buona memoria e/o di una certa attitudine nostalgica
  6. Tutti i personaggi, i luoghi, le situazioni, gli accadimenti, sono da considerarsi puramente frutto della fantasia dell’autrice (oppure no)
  7. Attenzione, spoiler: non c’è, in questo romanzo, nessun vero dramma con la D maiuscola, vale a dire nessuna morte violenta, nessuna figura genitoriale tormentante, nessuna patologia autolesionista (grave), quasi niente che possa impressionare i lettori minorenni; c’è invece tanta amicizia, tanta passione per la letteratura, e un bel tenebroso professore.
  8. Attenzione, spoiler: il finale è aperto, quindi è bene che il lettore non si appassioni troppo allo sviluppo della storia, altrimenti la sua curiosità potrebbe risultare insoddisfatta
  9. Il romanzo è scritto in prosa vera, non contiene alcun accenno alla poesia, se non in senso metaforico e nella descrizione dei paesaggi e degli scenari più suggestivi, che siano essi da considerarsi cittadini o intimi
  10. Questo è un libro sulle infinite possibilità della vita, che spesso sembrano ruotarci attorno, giocando in circolo e tornando a farci visita in maniera abbastanza indipendente dal nostro volere. E, questa particolare evenienza, personalmente la trovo molto bella.
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Borges non è mai esistito”