Decalogo per NON leggere
Le terzine perdute di Dante (Rizzoli best BUR, 2015)
- Perché Dante Alighieri è il protagonista, sia della parte ambientata nel Trecento, sa di quella ai giorni nostri (e basta, ancora lui, ormai è di moda!)
- Potrebbe avallare l’ipotesi che Dante abbia trascorso qualche tempo nella Parigi fervida di cultura e scienza del 1309.
- Svela una qualità mentale del Sommo Poeta che potrebbe sorprendere.
- Dante e la sua opera sono terreno di caccia di forze misteriose che vengono dal passato e agiscono ai giorni nostri.
- Mostra come possiamo ancora ricevere messaggi dalla Commedia.
- Ci parla di come ci sentiamo di fronte alla scienza odierna, forse esorcizzando i nostri dubbi e le nostre paure
- Racconta un possibile amore di Dante, al di là di Beatrice
- Potrebbe svelarci la vera natura della “selva oscura”
- Anche un lettore distratto di oggi qui potrebbe imbattersi nella sua “Beatrice”
- Dante si divertirebbe a leggerlo, scoprendo segreti su di sé.
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Le terzine perdute di Dante”