Dieci Buoni Motivi per NON leggere
di Vanni Santoni
non leggete *Muro di casse* se…
– Pensate che l’ultima subcultura giovanile degna di nota siano stati i
teddy boys.
– Volete rimanere convinti che la musica elettronica è stata solo tunz-tunz.
– Guardate con sospetto ai romanzi che pretendono di contenere in sé anche
elementi del saggio, del racconto breve, del reportage, della poesia.
– Preferite che per voi ‘Desert Storm’ rimanga solo qualcosa legato al
ricordo della guerra in Iraq.
– Se, a proposito di guerre, credete che l’idea di un rave nella jugoslavia
straziata dei primi anni ’90 possa essere solo una fantasia da scrittori.
– Non volete fare un viaggio di venticinque anni attraverso un’Europa
lontana dagli hub aeroportuali e dalle città turistiche.
– Non volete trasfigurarvi in un personaggio alla ricerca di memorie
perdute, e nei tre testimoni che scoverà a diverse distanze: su un divano
accanto a lui; in un sonnolento dipartimento accademico; in un villaggio di
minatori ceko squattato dai tekno traveller.
– Preferite evitare di far esperienza del sincretismo di un fenomeno che ha
unito dancefloor culture giamaicana, DiY punk, psichedelia hippie, musica
elettronica giunta dai club e attitudine al riuso post-post-moderno.
– Vi spaventa l’idea di venire travolti dalla malinconia che si origina
dalle utopie tradite e dalla giovinezza perduta.
– Vi spaventa l’idea di venire travolti dalla febbre e dall’eccitazione del
ritorno chimico-elettrico-elettronico di Dioniso.