Tornare a Holt con “Vincoli” è un partire da Holt, in maniera definitiva: giungere all’origine da cui la Trilogia della Pianura è scaturita. Trovare un Kent Haruf più giovane e spavaldo, di quello che abbiamo letto e amato: siamo nel
È sempre un piccolo miracolo leggere l’esordio di una scrittrice, dopo averne amato il libro della maturità. È come riportare indietro le lancette della scrittura, conscia però di quello che sarebbe accaduto dopo, in termini di evoluzione, perfezionamento, crescita e
Siamo donne senza voce, afferma Ona, pacata. Siamo donne fuori dal tempo e dallo spazio, non parliamo nemmeno la lingua del paese in cui viviamo. Siamo mennonite senza una patria. Non abbiamo niente a cui tornare, a Molotschna perfino le
Forse dovrei avvisare conoscenti e amici di non leggere questo post, per evitare che scoprano cosa troveranno sotto l’albero come mio regalo natalizio, o per il prossimo compleanno, o quando vorrò testimoniare la mia amicizia. Eh sì, a lungo regalerò
Questa estate ho scritto tre articoli per “Roma Cronache Lucane“, gentilmente ospitata da Leonardo Pisani. Ho cercato di coniugare tre elementi: quello cromatico, il territorio lucano e un libro di recente in libreria. Vi ripropongo il primo dedicato al Giallo.
I gialli di Becky Sharp, pubblicati da Marcos y Marcos, in cui campeggia la figura di Penepole Poirot e nascosta dalla sua ombra, la mite Velma Hamilton, non si leggono nella smania di svelare il colpevole e scoprire l’assassino. Bisogna lasciarsi contagiare
Quando Giuntina pubblicò in Italia “I Middlestein” rimasi subito affascinata dal modo di raccontare di Jami Attenberg, sia per la complessa struttura narrativa che poneva il romanzo sulla scia di “Le correzioni” di Franzen, sia per la perizia nel rendere
L’immaginazione è peggio dei sogni. Ed è pure peggio della realtà. Dentro i sogni non decidi tu, anche se sei tu. Nella realtà quello che decidi si compie, punto e basta. Nell’immaginazione, invece, può succedere ancora tutto quanto, sale a
Così divenni una testimone inattendibile e una vittima perfetta. C’è una tavola di “Io sono Una”, tradotto dall’inglese da Marta Barone per Add editore, che rende a perfezione il senso profondo del graphic novel. Due pagine nere, squarciate sulla pagina di
Comincerei dal noi, che forse dei tre pronomi che scandiscono il titolo, “Lui, io, noi” è quello più ambiguo e inclusivo, capace di abbracciare il lettore e trascinarlo nella storia, fortemente e volutamente una storia d’amore, quella tra Fabrizio De