Dieci buoni motivi per NON leggere “Come uccidere le aragoste“ di Piero Balzoni 1. Se amate Roma, ci siete nati, oppure vi ci siete trasferiti in cerca di amore, fortuna, lavoro, in cerca di una svolta qualunque… non leggete questo
Come aprire una finestra, e lasciare che la luce del sole inondi la stanza, che un venticello sottile sollevi una tenda trasparente, e sentire un friccicore, la strana sensazione di essere in sintonia con il creato. Questa la sensazione emotiva
Tre personaggi che si rincorrono nel testo e che finiranno per non incontrarsi mai, ma semplicemente incrociare per un attimo le loro strade e le loro vite nel progetto fotografico di uno dei tre. Tre vite segnate dalla morte, declinata
Scandito in tre tempi, pausato di dieci anni in dieci anni: 1974, 1984, 1994, con un’appendice finale nel 1999, La canzone del bambino scomparso (Giulio Perrone, 2012) ha il ritmo di una canzone dolce e amara, in tre strofe, il cui ritornello è
Gettare il sassolino nel riquadro. Saltellare a gambe divaricate e poi su un piede solo. Fino alla fine, poi giravolta e ricominciare: gambe divaricate e piede solo. Il momento più delicato è quello in cui bisogna piegarsi, rimanendo in equilibrio
foto presa qui Matteo ed Enrico, Elisa e Silvia, quattro ragazzi dalle storie diverse che incrociano i loro destini in una discoteca, sono i protagonisti del romanzo di esordio di Gabriele Santoni, Aut Aut (Giulio Perrone Editore, 2012). Matteo, a cui è riservata la
Il monastero era un enorme edificio intonacato di bianco che si armonizzava perfettamente con il paesaggio circostante. C’era un’atmosfera da tarda giornata settembrina piena di buoni odori e di luci accoglienti. Il prato si stendeva tra alti pini marittimi e
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Lotto 25. Chi ha ucciso Annarella Bracci?” di Riccardo D’Anna 1. La foto in copertina è bellissima! 2. La storia è torbida, dolorosa, non ha una soluzione ufficiale, manca il colpevole. 3. La soluzione che
Tutto il mondo è paese. Può suonare banale cominciare con una frase proverbiale, tanto trita come quella proposta, ma chi avrà la voglia e il piacere di leggere L’ombelico di Adamo di Stefano Tofani (Giulio Perrone, 2013) sono sicura che alla fine concorderà
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “L’ombelico di Adamo” di Stefano Tofani 1. perché in 2-3 giorni al massimo lo finite e i 13 euro dell’aumento in busta paga vi conviene investirli in libri più durevoli 2. perché la storia ruota