Rosella Postorino, dopo il grande successo di Le assaggiatrici, tradotto in più di trenta paesi e vincitore del Premio Campiello, torna in libreria con un nuovo romanzo Mi limitavo ad amare te, sempre per Feltrinelli. Se c’è un elemento che
Cominciamo subito con il cuore ancora in tumulto. Voglio lasciarla nella sua nudità e con il cuore, i nervi, i muscoli allo scoperto, questa chiacchierata con Antonella Lattanzi per il nuovo libro da poco pubblicato da Einaudi: Cose che non
Sono grata a Tommaso Gurrieri, che mi accoglie nuovamente con rinnovata generosità nel suo studio di traduzione. Mi ero già accomodata per confrontarmi con lui sulla traduzione di Mezza nuda, [QUI il link], e torno a trovarlo per un autore
Una voce di un’intensità struggente e dilacerante, in equilibrio stilisticamente perfetto di cui mi sono innamorata dalle primissime righe. Non sarebbe stato lo stesso, ne sono certa, senza il “traducere” di Federica Niola, che mi ha ospitato nel suo studio con
Qual è il posto scelto da Melissa Panarello, dove ci saremmo viste per fare una chiacchierata sul nuovo bel romanzo, di intensità senza sentimentalismo e retorica, “Il primo dolore” edito da La nave di Teseo? Uno dei miei posti preferiti
Dieci Buoni Motivi di Melissa Panarello per NON leggere “Il primo dolore” 1) Se riflettere sul legame madre e figlia non interessa o addirittura ti imbarazza 2) Se ogni volta che vedi una donna incinta o un’amica ti annuncia che
L’immaginazione è peggio dei sogni. Ed è pure peggio della realtà. Dentro i sogni non decidi tu, anche se sei tu. Nella realtà quello che decidi si compie, punto e basta. Nell’immaginazione, invece, può succedere ancora tutto quanto, sale a
In “Non chiedermi come sei nata” (Cairo, 2014) Annarita Briganti sfida il lettore, non solo con un tema forte come è quello della maternità assistita in un paese come l’Italia che ha leggi aberranti, ma soprattutto proponendolo all’interno di una coppia