La villetta bifamiliare è ancora lì, non è stata venduta e lui ogni tanto va a controllare la posta che ancora riceve. Non sono certo di niente, non posso esserlo, magari ha provato a venderla e non ci è riuscito,
10 buoni motivi di Lou Palanca per NON leggere “Mistero al cubo“ 1.L’Italia è un posto banale, la Calabria un luogo orribile e la nostra contemporaneità una noia infinita. Meglio un fantasy. 2. L’università. A chi vuoi che importi l’università?
Dove ci siamo incontrati? Non me lo ricordo più. Ci siamo incontrati in un’aula del Polifunzionale di Arcavacata, in un centro di recupero per le dipendenze, in un seminario sulla memoria e sulla shoah, in una casa famiglia per bambini
Dieci buon motivi di Lou Palanca per NON leggere “A schema libero“ La settimana enigmistica è un relitto del passato che non ha spazio nel tempo dei social. E per di più è anche noiosa. Ho trascorso tutta la vita
Sul lungomare di Reggio Calabria, di fronte al busto di Ciccio Franco. Può sembrare un invito strano nella seconda parte, quello dei Lou Palanca, ma dopo che avrete seguito la nostra chiacchierata vi accorgerete di quanto, invece, sia congruente e
Dieci motivi per NON leggere “Ti ho vista che ridevi“ di Lou Palanca 1. Se pensi che la Calabria e il Piemonte siano distanti 1.200 chilometri 2. Se ti sembra di ricordare che Nuto Revelli fosse un’ala destra della Fiorentina
Le due terne finaliste al Premio Sinbad sono state scelte dalla seconda giuria, formata da Franco Cordelli, Andrea Cortellessa, Marcello Fois, Michele Mari ed Elisabetta Rasy per la narrativa italiana e da Simonetta Bitasi, Concita De Gregorio, Nicola Lagioia, Marco Missiroli
Dietro Lou Palanca c’è un collettivo di scrittura, dal tono affascinante. Quando ho chiesto loro se potevamo incontrarci per chiacchierare di “Ti ho vista che ridevi” (Rubettino, 2015), il nuovo libro, la risposta è stata: – Viviamo in città diverse