Mi raccomando: non crescete! È questa la raccomandazione che Niccolò Ammaniti fece al cast formato da bambini e adolescenti della miniserie tv Anna, fermati e mandati a casa, senza finire le riprese, per la pandemia. Lo racconta in una calda
Lo ammetto: non è stata una scelta facile. Un po’ perché dove abito non ho molti libri e un po’ perché solo metà della mia libreria è costituita da titoli in lingua italiana. E poi i colori: quali scegliere? A
di Rocco La vergine fredda – Jorn Riel Mondi lontanissimi e affascinanti, raccontati con sensazionale umorismo e allegra rassegnazione alla superiorità della Natura. **** (4 stelle)
Marina Grillo Blogger di Interno storie Questa volta tocca a me parlare dei miei Tre colori della letteratura. Confesso che non è stata una scelta meditata ma
Federica Guglietta scrive di libri ogni lunedì su illunedìdeilibri.it e ogni volta che capita su ultimapagina.net Sono sincera. Quando Giuditta mi ha proposto di scrivere qualcosa per I tre colori della lettura,
di Antonello Saiz La cultura deve essere élitaria e destinata a persone autorevoli o deve partire dal basso? Io non ho mai avuto dubbi. Durante il Festival di Sanremo da sempre partecipo a
Difficile raccontare le impressioni di un libro straordinario e complesso come “Io non mi chiamo Miriam” di Majgull Axelsson (traduzione di Laura Cangemi, con una postfazione molto interessante di Bjӧrn Larsson, nell’elegante veste grafica di Iperborea). Un romanzo che rimane
di Salvatore D’Alessio Libreria Ubik Foggia, curatore di Leggo Quindi Sono Che lo amiate o lo odiate, l’autunno è ufficialmente tornato. Le città sono tornate a riempirsi, le campanelle di scuola hanno ripreso a suonare, passiamo il tempo davanti l’armadio a
Con grande gioia e tanta, tanta felicità do il benvenuto a Salvatore D’Alessio, che ha accettato il mio invito a curare dal suo personale, ricco, variegato punto di vista, una rubrica dedicata all’editoria indipendente, con un grazie per arricchire la
Finalmente si parte… quando torno vi racconto! Con me, su consiglio di Chiara Mezzalama, porto “Le montagne dei Paesi Bassi” e “Tumbas” di Cees Nooteboom: