Io non vedo l’ora di mettermi a scrivere. Hai presente quando gli uomini si preparano ad andare a giocare a calcetto, e tutti gli impegni e le responsabilità lavorative scompaiono di fronte al divertimento di andare a giocare e poi
Ho molto amato il nuovo libro di Donatella Di Pietrantonio, scrittrice che aspetto sempre con impazienza a ogni nuova uscita in libreria, sin dal titolo L’età fragile, che a mio avviso tocca uno dei nervi più scoperti del nostro tempo.
Parte accorata la mia chiacchierata, ormai tradizionale dai tempi di Una rivoluzione sentimentale, con Viola Ardone. [QUI il link per chi volesse (ri)leggerla]. Scrittrice ma anche donna e personalità da me infinitamente e appassionatamente amata, che torna in libreria con
Aurora Tamigio esordisce con un romanzo per Feltrinelli, Il cognome delle donne, dal respiro lungo e profondo. Una saga famigliare al femminile che attraversa tutto il Novecento sulla linea matrilineare da Rosa, nata agli inizi del Novecento, fino a Marinella,
Non si può che cominciare da lei, La Malnata. Una di quelle “piccole donne” della letteratura che si incistano nella carne e nella memoria per non uscirne più. Rimangono lì e proprio come una ciste, un’escrescenza pungono, si fanno sentire,
Quando ho letto Ragazze di città della scrittrice svedese Elin Wägner sono stata affascinata dalla modernità e freschezza del romanzo, e forte è nato il desiderio di confrontare questa mia vivida impressione con la traduttrice Valeria Gorla, che era l’artefice
Ho letto i racconti di Alessandra Sarchi per Minimum fax, Via da qui, e come sempre sono stata affascinata dalla scrittura, dal modo di scandagliare le personalità dei personaggi e di creare atmosfere piene di vita vissuta. Le chiedo, dunque,
Dopo aver letto Senza salutare nessuno. Un ritorno in Istria, pubblicato nel 2019 da Laterza, e averne chiacchierato con Silvia dai Pra’ [QUI il link] ero impaziente di ri-leggerla. Ed eccomi esaudita: la scrittrice di origini toscane, che vive a
di Federica Pergola Il re ombra La storia di una guerra di conquista: quella degli italiani di Mussolini durante l’occupazione dell’Etiopia nel 1936. Una vicenda dal sapore amaro, come sempre hanno le prevaricazioni: dei forti sui deboli, degli
Che gioia ritrovare Viola Ardone, che ho conosciuto con il suo secondo romanzo, Una rivoluzione sentimentale edito da Salani, pubblicato dopo l’esordio con La ricetta del cuore in subbuglio (ne ho chiacchierato con la scrittrice QUI) in un nuova storia