di Francesca Ottobre

Francesca Ottobre, blogger di "Gli Amabili Libri". Francesca piedi per terra e testa tra le nuvole. Ho un'insana dipendenza da storie e mi prendo cura dei miei amabili libri tra blog e social network.
Francesca Ottobre, blogger di “Gli Amabili Libri”.
Francesca piedi per terra e testa tra le nuvole. Ho un’insana dipendenza da storie e mi prendo cura dei miei amabili libri tra blog e social network.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cosa c’è di meglio quando hai il cuore spezzato di vedere una serie tv in cui la protagonista ha perennemente il cuore spezzato? È una sorta di immedesimazione con il personaggio, se soffro io devono soffrire tutti quanti. È con questo spirito che ho iniziato High Fidelity, la serie tv presente sul portale streaming Hulu con Zoe Kravitz a dare il volto della bella, bellissima Rob.

high-fidelity-zoe-kravitz-2

High Fidelity per chi non lo sapesse è tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby da cui nel 2000 è stato tratto il film con John Cusack diventato negli anni un vero e proprio cult. La cosa diversa dal libro e dal film è che nei primi due il protagonista è un uomo nei primi anni duemila, mentre nella serie tv gli sceneggiatori hanno pensato bene di rendere il personaggio principale una donna ed avere così una visione dal punto di vista femminile al giorno d’oggi.

Troviamo Rob, una ragazza alla soglia dei trent’anni che vive a Brooklyn e gestisce un negozio di vinili, scelta che può apparire azzardata se consideriamo la digitalizzazione della musica oggi, ma elementi originali bisognava pur tenerli. Con lei lavorano i suoi due migliori amici, Cherise e Simon: la prima intenzionata a mettere su una band tutta al femminile, mentre il secondo è stato un ex fidanzato di Rob fino al giorno in cui si è accorto che a lui piacevano i maschi.

La serie si apre con una Rob distrutta dopo che il suo ultimo fidanzato l’ha lasciata e questo la segna al punto che ha intenzione di ricontattare tutti i suoi ex per capire cosa sbaglia nei rapporti e perché arrivati a un certo punto della relazione tutti la lasciano. Nel mezzo c’è la musica, forte presenza e segnale distintivo della serie tv e le immancabili top 5 di Rob che spaziano su tutti gli argomenti possibili ed immaginabili: dopo la visione vi assicuro che anche voi inizierete a chiedere top 5 a chiunque.

Questa serie ve la consiglio vivamente, perché è leggera e perché anche se Zoe Kravitz è di una bellezza disarmante che vi farà esclamare «ma chi ha il coraggio di lasciare una così» è perfettamente credibile come una sempre strafatta e arrabbiata con il mondo che non vorreste avere neanche come vicina di casa e cosa più importante Hulu ha ordinato la seconda stagione quindi è il caso di mettervi in pari se non volete rimanere indietro.

InSerie: High Fidelity