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Sono stati proclamati i cinque finalisti al Premio Strega dalla rosa dei dodici titoli, proposta a marzo.

Valeria Parrella con Almarina (Einaudi), di cui ho parlato QUI.

Alessio Forgione con Giovanissimi (NN Editore) con il quale ho fatto una meravigliosa chiacchierata QUI.

Remo Rapino con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (minimum fax) che mi ha portato a spasso tra le pagine del romanzo QUI.

Giuseppe Lupo con Breve storia del mio silenzio (Marsilio) al quale ho mostrato tutto il mio entusiasmo per il romanzo QUI.

Sandro Veronesi con Il colibrì (La nave di Teseo) che è una lettura coinvolgente che ho consigliato sul portale Italiani Ovunque.

Mi sono sbagliata? I cinque finalisti non corrispondono? Beh, in effetti sono sei per le nuove modalità di voto a favore delle case editrici indipendenti.

Vincitori

Quella elencata sarebbe, infatti, la mia Cinquina elettiva, ma devo ammettere che per la prima volta nella mia storia di lettrice appassionata del Premio Strega, compilarla mi è costata una certa fatica. Negli anni passati, dai dodici titoli non riuscivo a trarre un’intera Cinquina. Invece quest’anno sono lì che scalpitano anche Marta Barone che ha scritto per Bompiani un romanzo molto particolare (QUI la mia chiacchierata con la scrittrice); Febbre di Bazzi che avrei lasciato nella sestina come di fatto è, a dimostrazione che i Dieci Buoni Motivi portano fortuna (QUI i suoi); Gian Mario Villalta che è uno scrittore profondo e luminoso, indimenticabile per me la chiacchierata QUI sul blog e quella dal vivo al Salone di Torino su Bestia da latte, sempre per SEM che è uno dei libri che mi è rimasto dentro. 

Lettura piena di un fascino retrò anche la vicenda esistenziale raccontata da Gian Arturo Ferrari in Ragazzo italiano, romanzo che segna il ritorno di Feltrinelli al Premio Strega dopo anni di assenza (ma come mi sarebbe piaciuto che avesse partecipato con Le assaggiatrici di Rosella Postorino).

Non ho letto Gianrico Carofiglio, a cui faccio il mio in bocca al lupo, né Silvia Ballestra che mi incuriosisce molto, né Mencarelli, ma il fatto che abbia vinto il Premio Strega Giovani me lo rende subito appetibile, perché i ragazzi non sbagliano mai. 

Insomma, volete conoscere la cinquina (ops sestina) ufficiale?

Il colibrì di Sandro Veronesi; Almarina di Valeria Parrella; La misura del tempo di Gianrico Carofiglio; Ragazzo italiano di Gian Arturo Ferrari; Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli; Febbre di Jonathan Bazzi.

Per chi faccio il tifo, secondo me, lo sapete.

Al 2 luglio, come sempre nella splendida cornice del Ninfeo di Villa Giulia, per conoscere il vincitore della LXXIV edizione del Premio Strega: speriamo che sia femmina, per dirlo con le parole di Mario Monicelli.

Ecco la Cinquina del Premio Strega… (secondo me)