Dieci Buoni Motivi

di Costanza Rizzacasa D’Orsogna

per NON leggere “Non superare le dosi consigliate

Non superare le dosi consigliate

 

1. È una storia che riguarda tutti, quindi perché dovrebbe riguardare voi? Non leggetela.

2. Non leggete questo romanzo se cercate storie rassicuranti e a lieto fine. Questo libro è un pugno nello stomaco.

3. Non leggete questo libro se non vi interessa il dolore degli altri, delle persone emarginate, delle persone “diverse”. Non leggetelo se secondo voi c’è un solo modo di essere: belli e di successo. Non leggetelo se non volete riflettere su quanto i vostri comportamenti, le vostre parole, possano far male.

4. Non leggete questo libro se cercate un manuale di diete, un trattato sull’obesità, se cercate l’equazione “grassa e infelice all’inizio, magra e felice alla fine”, se credete alla bugia del “grassa e infelice, magra e felice”. Si può essere magri e infelicissimi, grassi e felici.

5. Non leggetelo se cercate una protagonista di cui innamorarvi, magari migliore di voi, se cercate una protagonista che sia solo vittima. Matilde è una donna incompiuta, impaurita, petulante, irritante, superba e bugiarda. Come ha scritto Teresa Ciabatti su IO Donna, «probabile che nessuna voglia essere lei, sicuro che tutte si riconoscano». E non è solo vittima, Matilde, perché le vittime possono diventare carnefici, di se stesse e di chi sta loro intorno.

6. Non leggete questo libro se non siete pronti a fare a pezzi il santino, così italiano, della figura materna. Della mamma che cura, che si dà, la mamma e moglie oblativa che fa solo il bene dei figli.

7. Non leggetelo se non siete pronti a fare i conti con il lato oscuro dell’infanzia, soprattutto la vostra.

8. Non leggetelo se credete nella favola, se pensate che un amore vi salvi, che un uomo, una donna, la coppia, possano salvarvi. La verità è che ci si salva da soli.

9. Non leggete questo libro se cercate un manifesto contro il fat shaming, se cercate storie di riscossa in cui la protagonista diventa un’attivista e cambia il mondo. Questo libro, pur essendo un romanzo, è più vero del vero, e la verità è che la maggior parte di noi non diventa un’attivista, non risolve tutti i propri problemi e cambia il mondo. Quello dell’accettazione di sé è un percorso, che spesso dura tutta la vita. Alla fine del libro, Matilde avrà risolto delle cose, ma non tutte. Avrà capito delle cose, ma non tutte. Proprio come noi.

10. Non leggete questo libro se vi piacciono i romanzi lineari, con una struttura semplice. La vita non è lineare, perché dovrebbe esserlo un romanzo?

Dieci Buoni Motivi per NON leggere” Non superare le dosi consigliate”