Veronica Giuffrè, blogger di Il cassetto dei calzini spaiati
Veronica Giuffrè, blogger di Il cassetto dei calzini spaiati

I Tre Colori di Veronica Giuffré @icalzinispaiati

Ci penso da che ne ho memoria, ma non ho ancora deciso quale sia il mio colore preferito.

Neanche da bambina – e l’infanzia, si sa, è il regno delle certezze – riuscivo a scegliere: il lunedì mi piaceva il rosso, il martedì il verde, il mercoledì il blu… forse solo il giallo e il viola non mi hanno mai fatto una gran simpatia.

Sarà perché i colori sono belli perché esistono tutti e – come Inside Out insegna – ciascuno di noi ha dentro di sé tutti quelli che può. Ma in qualche modo mi sono dovuta sforzare per arrivare a questa triade, e così ho lasciato che fossero i libri a scegliere per me.

BIANCO

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Il bianco delle copertine più belle di Italo Calvino, autore e maestro di vita, soprattutto da quando ho scovato il suo epistolario I libri degli altri, fuori catalogo ormai da un po’ e pietra miliare di quel poco che so sui libri e sull’editoria.

Si fa una gran fatica a recuperare una copia da inserire nella propria biblioteca personale, ma esistono almeno due modi per non perdersi questo gioiello: le care vecchie biblioteche, oppure l’edizione integrale dell’epistolario nei Meridiani Mondadori, Lettere 1940-1985, che non è proprio a buon mercato, ma l’investimento vale bene l’impresa.

 

ROSSO

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A guardare la copertina di questa raccolta di racconti di Ingeborg Bachmann dovrei dire rosa, ma sceglierò il rosso per descrivere le pagine ardenti di vita di Il trentesimo anno. Oltre che un libro straordinario, è un rito di passaggio, perché si regala e si riceve nel lasso di tempo che intercorre tra il ventinovesimo compleanno e il giorno prima del trentesimo.

È un libro che passa di mano in mano, ma devo confessare che nella mia libreria si è fermato perché è un ricordo così prezioso che non ho intenzione di lasciarlo andare.

Un’altra cosa bella che riguarda Ingeborg Bachmann – e Paul Celan – è Ci diciamo l’oscuro, scritto da Helmut Böttiger e pubblicato da Neri Pozza nella traduzione di Alessandra Luise.

 

NERO

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Infine scelgo il nero per La scoperta dell’alfabeto di Luigi Malerba, perché quando ci penso mi tornano in mente le dita macchiate di inchiostro di Federico Ambanelli che andava a cercare su vecchi pezzi di giornale «le parole che conosceva e quando ne trovava una era contento come se avesse incontrato un amico».

Un’altra raccolta di racconti, che però lascia il tempo di affezionarsi a ogni personaggio e si legge come se fosse un romanzo. Libro da leggere e autore da riscoprire senza sapere molto più di questo, sulla fiducia.

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Veronica di “Il cassetto dei calzini spaziati”  cede il testimone a Mariasilvia Santi con il blog www.mariasilviasanti.com che il prossimo mese scriverà “i tre colori” delle sue letture.

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