Dieci Buoni Motivi

di Luca Bertolotti

per NON leggere “Poliestere

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1.Il protagonista è un operaio. Ma a qualcuno interessano ancora gli operai?

2. Parla di crisi, crisi economica, lavorativa, esistenziale. Ma a qualcuno ecc.?

3. Il protagonista ha un nome che ricorda quello dell’autore, solo che quest’ultimo prende le distanze con la terza persona. Un po’ paraculo, no?

4. E’ piuttosto autobiografico.

5. Ma non lo è abbastanza.

6. Costa quasi uguale a quello precedente (La bambina falena), ma ha un centinaio di pagine in meno.

7. E’ un libro che potrebbe far sorridere, anche se non era nell’intenzione dell’autore il quale si ritiene persona seria.

8. E’ stato scritto per dire addio alla fabbrica, ma l’autore, tuttora, lavora su due turni e fa straordinari controvoglia.

9. Mica parla solo di lavoro. C’è anche l’amicizia. Manca però il sesso (ed è già il secondo libro).

10. L’autore pur avendo ipotizzato di farlo, non ha mai scaraventato un container in mare.

Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Poliestere”