Dieci Buoni Motivi
di Raffaele Mozzillo
per NON leggere “Calce o delle cose nascoste”
1.Perché è l’ennesimo libro che racconta (anche) di emigrazione.
2. Perché è l’ennesimo libro che racconta (anche) di rapporti famigliari.
3. Perché è l’ennesimo libro che racconta (anche) dell’hinterland napoletano.
4. Perché è l’ennesimo libro che racconta (anche) di sfruttamento.
5. Perché è l’ennesimo libro che racconta (anche) della devastazione ambientale e dell’urbanizzazione selvaggia nella provincia di Caserta e Napoli.
6. Perché è l’ennesimo libro che racconta (anche) di Castelvolturno, facendo dell’abbattimento delle torri dei Coppola una metafora dell’esistenza.
7. Perché è l’ennesimo libro che racconta (anche) dell’amore e (anche) dell’odio profondo.
8. Perché è il mio secondo libro, e il secondo libro di un autore è una delusione o un capolavoro, una conferma o un fallimento; e, nel dubbio, meglio non rischiare e aspettare che lo dicano gli altri, se vale la pena o no. Sempre che gli altri lo leggano.
9. Perché provo a raccontare il più osceno dei drammi facendolo sembrare lieve, e tu, invece, in un libro, cerchi esattamente il contrario.
10. Perché quasi tutti i personaggi hanno la capa gloriosa – e ti faranno incazzare e battere la testa al muro –, e anche per questo il libro è pieno di crepe, e un libro pieno di crepe può fare anche male, e tu non vuoi farti male, anzi vuoi essere rassicurato, e se vuoi essere rassicurato allora ce l’hai un buon motivo per non leggere questo libro. Non farlo.