di Paolo Cioffi

La Potenza dei Libri

 

 

 

 

 

 

“Termine di un viaggio di servizio”, pubblicato dallo scrittore tedesco Heinrich Böll nel 1966, è stato il libro commentato dal Gruppo di Lettura “La Potenza dei Libri” per il mese di Gennaio.

Gruppo di lettura gennaio

Nella pretura di Birglar, un’immaginaria cittadina della Renania, si celebra in un’unica giornata il processo a carico dei Gruhl, padre e figlio, accusati di danneggiamenti e disturbo alla quiete pubblica per l’incendio di un veicolo militare e per una successiva estemporanea messinscena. Il vecchio giudice Stolfuss, al suo ultimo processo, fa valere la sua esperienza nell’ascoltare una variegata e composita schiera di parti in causa, tra pubblico ministero e avvocato difensore, imputati e testimoni, spettatori e forze dell’ordine, ma appare anche in una sottile soggezione nel gestire con l’imparzialità richiesta dal suo ruolo la fitta trama di legami esistenti tra i presenti, lui compreso.
L’iniziale sensazione, che sembra associare la vicenda a trame politico-giornalistiche e collegarla ai fantasmi del passato, che qua e là emergono dalle deposizioni di alcuni testimoni, si stempera poco alla volta nella narrazione minuta dei fatti. Per questo sorprende e rasserena la scoperta della verità, che attribuisce il gesto incendiario a un’inattesa motivazione, in parte costruita dal protagonista collettivo del romanzo, rappresentato dall’intera comunità della piccola cittadina, pronta a testimoniare a favore degli imputati, benché colpevoli di infrazioni alla legge e rei confessi.

Nette e contrapposte le posizioni espresse da coloro (non tutti) che avevano letto il libro. I pareri negativi si sono in parte concentrati sulla prosa dell’autore, giudicata ostica per l’acribia descrittiva e per la difficoltà nel padroneggiare l’onomastica tedesca dei numerosi protagonisti, in parte hanno evidenziato l’anomalia di questo romanzo rispetto al resto della produzione di Böll, non riuscendo a spiegarsi il fine della narrazione di una storia apparentemente “minore”, per l’ambientazione provinciale, per l’incerta definizione del reato oggetto del dibattimento processuale, per l’impropria commistione tra elementi familistici e giuridici.
Di segno opposto la valutazione del resto dei presenti, che hanno colto proprio nella scelta defilata dell’ambientazione un intento sottilmente ironico, forse più indicato della cosiddetta “letteratura delle macerie” per mettere in risalto le problematiche care a Böll, quali l’atteggiamento ambiguo della potente chiesa renana, il pacifismo antimilitarista, la presa di coscienza della colpa collettiva del popolo tedesco per la follia nazista. È stata altresì evidenziata l’attualità di alcuni dei temi al centro della narrazione, come la forza pervasiva della burocrazia civile e militare, lampante nel caso del viaggio di servizio del giovane Gruhl, o le storture della fiscalità e del sistema economico, che condannano il vecchio Gruhl a ripetuti pignoramenti da parte dell’ufficiale giudiziario, o la carica dirompente delle nuove espressioni artistiche, con il messaggio movimentista della happening art, che privilegia la rappresentazione dell’evento rispetto al suo contenuto.
Un confronto franco ma cordiale, a tratti ridondante ma ricco di spunti interessanti. Come sempre.

 

Prossimo appuntamento

Data: Venerdì 28 febbraio 2020

Ora: 16.30

Luogo: Museo Archeologico  Provinciale (via Ciccotti, Potenza)

Libro del mese: Le nostre anime di notte

Autore: Kent Haruf

 

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La Potenza di “Termine di un viaggio di servizio”