Cosa leggi

Cosa leggi? 

è una delle domande più frequenti che mi sento rivolgere. Come credo avvenga per tutti i lettori veri che non fanno segreto della loro passione per i libri e la lettura.

La foto di copertina risponde proprio a questa domanda. Sono i libri sul mio comodino che sto portando avanti con la lettura o che mi accingo a leggere come priorità sul resto dei libri che stazionano sulla scrivania.

Ve li elenco per maggiore chiarezza:

1.”Vetri rosa” di Ornela Vorpsi nell’elegante e leggera collana “I sassi” di Nottetempo. Voce vetrosa e graffiante quella della scrittrice albanese in italiano, che avevo apprezzato e ammirato in “Il paese non si muore mai”, ripubblicato dopo una decina d’anni dalla prima uscita in Italia, da Minimum fax nel 2018. Voglio leggere “Vetri rosa” per ritrovare la scabra bellezza della scrittura di Vorpsi.

2.”Gli irresoluti” di Rosa Elena Colombo nell’accurata edizione della casa editrice Divergenze. A spingermi a leggerlo il direttore editoriale Fabio Ivan Pigola, che in un messaggio privato (spero che mi perdonerà nel renderlo pubblico) mi scrive: Preparati: si tratta di 432 pagine che faranno l’infelicità degli omofobi, dei movimenti LGBT più talebani, dei gender e di tutti i benpensanti che amano il politicamente corretto. La Colombo li prende di mira e ne fa coriandoli proprio tramite gli stereotipi che essi alimentano o fingono di combattere. E aggiunge anche un suggerimento: di leggere prima la postfazione di Pierangelo Miani, uno dei due migliori editor d’Europa. Ha convinto anche voi?

3.”Sette abbracci e tieni il resto” di Stefano Tofani (Rizzoli). Seguo l’autore dall’esordio con Giulio Perrone editore, e noto con gioia che per questo libro la fascetta è firmata da Marco Malvaldi. Un giorno, ci siamo ripromessi, racconteremo in pubblico perché io sto in mezzo tra Tofani e Malvaldi, per adesso ci godiamo la lettura del nuovo libro che se è piaciuto non tanto, ma un casino a Malvaldi, di sicuro piacerà anche a me.

4.”Capacità vitale” di Francesca Scotti (Bompiani): ecco un’altra voce di cui non perdo un libro. Non solo una scrittrice, ma una donna meravigliosa: dopo aver fatto un primo chiacchierando su “Il cuore inesperto” per Elliot, ci siamo incontrate a Milano come racconto nel secondo chiacchierando con lei su “Ellissi”, come questo nuovo per Bompiani. In quell’incontro dal vero, come lo definisco, è nata un’amicizia che si basa sulla grande stima che io nutro per il lavoro di scoperta e di cura che Francesca Scotti percorre nella narrativa italiana. Potevo perdermi questo ulteriore passo?

5.”L’attimo prima” di Francesco Musolino (Rizzoli). Primo romanzo di chi i libri li ama. Conosco e apprezzo Francesco Musolino come giornalista culturale, e sono molto curiosa della nuova veste da scrittore che ha voluto indossare. 

6.”Ascoltatori. Le vite di chi ama la radio” di Susanna Tartaro. Ci sono tante ragioni perché questo libro non poteva mancare tra le mie letture. Elenco le prime tre: 1) io la radio la amo e quindi mi sono sentita chiamata in causa già dal titolo; 2) Susanna Tartaro è la curatrice di Fahrenheit su Radiotre, cioè la mia trasmissione e la mia radio del cuore; 3) add editore fa i libri più originali del mercato librario italiano. Credo che bastino, no?

7.”I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo” di Elif Shafak, ancora Rizzoli che vince la palma, in questa tornata di libri di prossima lettura o già in lettura, come casa editrice con più libri da leggere. Galeotto fu il FestivaLetteratura di Mantova, che si è appena concluso, e Michela Murgia che l’ha presentata. Io non c’ero, purtroppo, e leggere il libro mi sembra l’unico e anche miglior rimedio per recuperare.

8.”Senza salutare nessuno” di Silvia dai Pra’ (Editori Laterza). Mi ritrovo sempre nelle parole di Silvia dai Pra’ quando parla di scuola sui giornali, spesso la leggo in classe per suscitare il dibattito con gli alunni, e mi sembra di condividere la stessa idea di scuola e di ruolo e valore della classe insegnante. A sottolineare questa empatia, il sottotitolo recita “un ritorno in Istria”, terra dove non sono mai stata e in cui desidero tanto andare. Sarà lei la mia guida.

9.”Archivio dei bambini perduti” di Valeria Luiselli. Della scrittrice americana, nata in Messico e che vive a New York, ho amato tutti i libri, ma quello che mi ha preso il cuore è “Dimmi come va a finire” (di cui ho parlato QUI), il libro precedente a questo e di cui questo è l’approfondimento romanzato, edito come sempre da La Nuova Frontiera. Anche Luiselli era a FestivaLetteratura di Mantova, anche lei con Michela Murgia che ha evidenziato la necessità di leggere “Archivio dei bambini perduti”. E dunque lo leggo per il piacere che l’acuta e intelligente scrittura di Valeria Luiselli sempre mi offre, e per la necessità del tema su cui sta lavorando in questi ultimi libri.

10.”Il volontario” di Salvatore Scibona, finalista al National Book Award, portato in Italia da 66thand2nd. Ne parlano tutti e allora vediamo com’è, con la fiducia che sempre accordo alla casa editrice romana che ha un catalogo e un progetto editoriale di grande spessore e interesse.

11.”In territorio selvaggio” di Laura Pugno, per Nottetempo. Lo confesso: devo recuperare una lacuna grossa. Non conosco Laura Pugno, e credo che questo sia una grave mancanza.

12.”Rosamund” di Rebecca West, pubblicato da Fazi con la traduzione di Francesca Frigerio. La trilogia è terminata e io l’ho impilata sul comodino: “La famiglia Aubrey”, “Nel cuore della notte” e “Rosamund”. La mia amica Federica mi ha confermato che mi piacerà molto, e visto che al momento siamo in disaccordo su pochissimi libri, la voglia di leggere Rebecca West è piena. Se è venuta anche a voi, approfittatene adesso che è partita la campagna sconto del -25% sul catalogo della casa editrice, sulle novità e sulle prossime uscite, che durerà fino al 5 ottobre, ed è valida sia nelle librerie fisiche che in quelle online.

E voi cosa leggete?

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