Letture estive Comodine

Quando chiami a raccolta le Comodine, loro ci sono sempre con entusiasmo e passione che sono quelli con cui si approcciano ai libri e alla lettura.

Chi sono ve l’ho raccontato QUI.

Da lettrici vere e preziose, ho chiesto loro di poter stilare una lista delle letture che stanno portando avanti nel tempo delle loro vacanze, per proporla e condividerla con tutti i lettori del blog. In un periodo, quello estivo, in cui le liste impazzano, ci piace dire la nostra con una lista autentica e vissuta.

La prima a rispondere all’appello è Anna, che ha bussato alla porta di Home Place e ora è ospite felice della famiglia Cazalet con “Il tempo dell’attesa” di Elizabeth Jane Howard, tradotto da Manuela Francescon per Fazi.

Nella dimora dei Cazalet ha incontrato Maria S., che sta facendo la sua stessa lettura.

Ancora una saga, sempre per Fazi, anche per Federica, che è stata quella che ha invitato le Comodine nella dimora dei Cazalet, consigliandola alle altre con grande entusiasmo e piena convinzione. Lei è alle prese con il secondo capitolo della trilogia di Carmen Korn, “È tempo di ricominciare” della stessa traduttrice del secondo libro di Cazalet: nella Germania del secondo dopoguerra quattro donne intrecciano le loro vite.

L’altra Maria del gruppo è alle prese con la storia di “un adolescente bisognoso d’amore, per il quale non esiste più nulla se non quel profondo amaro bisogno”. È il bel romanzo di Peter Cameron, “Un giorno questo dolore ti sarà utile” nella traduzione di Giuseppina Oneto per Adelphi.

Rosaura, invece, legge Manuel Vilas, “In tutto c’è stato bellezza” pubblicato da Guanda nella traduzione di Bruno Arpaia, dopo che le impressioni piene e positive di Federica e Cinzia hanno invogliato molte nel gruppo ad approcciarsi al libro tanto amato da pubblico e critica.

“Un romanzo magnifico! Una strada che unisce solitudini. Un uomo che, con il suo camion, non consegna solo merci, ma sguardi e attenzioni. Sullo sfondo, un’area di servizio semiabbandonata nel bel mezzo del nulla, che è un’immagine efficace del nostro tempo: sempre meno attrezzato a sostenere la vita, eppure ancora capace di sorprenderci”: questo è il giudizio di Cinzia su James Anderson, “Il diner nel deserto”, tradotto da Chiara Baffa per NN editore.

Alle prese con un romanzo pubblicato dalla casa editrice NN editore anche Dina:

“Esplosione in una sala da ballo, 42 morti: questa disgrazia mette sottosopra le vite degli abitanti di un piccolo centro della provincia americana e tutti, ricchi e poveri, si trovano accomunati in un unico destino. Il punto di forza di questo libro è la caratterizzazione dei personaggi, che sono davvero tanti, ma che l’autore con pochissimi tratti riesce a descrivere in modo assolutamente magistrale”.

Si tratta di Daniel Woodrell, “La versione della cameriera”, tradotto da Guido Calza.

Adriana ha fatto una scelta romantica, che sembra una carezza al cuore per la motivazione che la sorregge.

“Mi sto riprendendo un po’ di tempo perduto. È bello sapere che questo libro sarà la prossima lettura di mia figlia: Ferenc Molnar, “I ragazzi della via Pàl”

Donatella non si accontenta di un solo titolo. “Ne ho due sul comodino… due vite straordinarie, anzi prodigiose: Enrico Ianniello, “La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” (Feltrinelli), e Renato Cantore, “Dalla terra alla luna” (Rubbettino).

amyeisabelle-ne-light-671x1024Chiudiamo in bellezza con Patrizia, alle prese con “Amy&Isabelle” di Elizabeth Strout, nella traduzione portentosa di Martina Testa e con la prefazione di Valeria Parrella che conduce con mano stupefatta nel mondo e nella scrittura di Strout. Un libro che ho regalato ad alcune delle Comodine come pegno di amicizia e di affetto.

Il proprio modo di essere fa vivere in maniera diversa esperienze simili… madre e figlia… due cerchi che si toccano ma non si intersecano. – scrive Patrizia.

E insieme alle Comodine, amiche di vita e di lettura, non posso che augurare a tutti voi tanti bei libri a coronamento delle vacanze che desiderate.

Cosa leggono “le Comodine”?