Dieci buoni motivi
di Giorgio Biferali
per NON leggere “Il romanzo dell’anno“
- Per il titolo, ma l’autore chi si crede di essere?
- Per la copertina, in cui c’è il mare, e guarda caso il romanzo è uscito non appena è arrivata l’estate.
- Per la copertina, in cui c’è una ragazza che rimane a galla, nel mare appunto, e guarda caso la protagonista è in coma, non sarà un po’ troppo didascalica?
- Perché anche se finge di guardarsi intorno, con le elezioni americane, la Brexit e tutto, sotto sotto, il romanzo è ambientato a Roma, come quello precedente.
- Perché parla dei millennials, anche se non ho ancora capito bene che cosa siano.
- Perché ci sono intere pagine dove c’è una sola frase, cos’è, Fabio Volo?
- Perché è un romanzo fatto di lettere. Dai, su, ma chi le scrive più le lettere?
- Perché parla d’amore, come il romanzo precedente, e anche di più.
- Perché c’è un lieto fine.
- Perché è pieno di elenchi, che somigliano un po’ a questo.
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Il romanzo dell’anno”