di Antonello Saiz

Libraio a Parma con Alice Pisu di “Libreria Diari di bordo”
Libraio a Parma con Alice Pisu di “Libreria Diari di bordo”

 

 

 

 

 

 

E…state nel borghetto: i miei amici Americani!

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In Borgo Santa Brigida è iniziata un’estate che promette appuntamenti di stupore. “E…..state nel Borghetto” è la Rassegna estiva della libreria Diari di Bordo per un viaggio che inizia a fine giugno e continua per tutti i venerdì di luglio.
In collaborazione con il Comune di Parma abbiamo realizzato questa mini rassegna letteraria che si articola in una serie di appuntamenti previsti tutti i venerdì, negli spazi antistanti la libreria. La rassegna promuove una serie di appuntamenti culturali volti alla valorizzazione del centro storico di Parma con presentazioni tematiche, incentrate sul racconto di luoghi e legate ai temi sociali.

“L’attività di Diari di Bordo rappresenta in maniera paradigmatica quello che sarà Parma Capitale della Cultura. La passione di Alice ed Antonello, la loro ricerca, il fatto che in un piccolo borgo persone possano sedersi insieme, ad ascoltare altre persone che parlano, spero serva anche d’esempio perchè altri comincino ad immaginare ed offrire a Parma spazi di conoscenza e stupore per tutti”.

Ha detto Michele Guerra, Assessore alla Cultura, alla conferenza stampa di presentazione dei prossimi appuntamenti estivi dei Diari.

Siamo partiti con il botto mercoledì 26 giugno con lo scrittore americano Dan Chaon che è stato ospite a Parma per incontrare i lettori e presentare “La Volontà Del Male” edito da NN Editore nella collana “La stagione” con la traduzione di Silvia Castoldi.
Con lo scrittore americano ci sono stati lo scrittore e poeta Andrea Donaera e il traduttore e scrittore Seba Pezzani.
Dan Chaon vive a Cleveland, Ohio e insegna all’Oberlin College. I suoi racconti, Among the Missing, sono stati finalisti al National Book Award, mentre i romanzi successivi, tra cui You Remind Me of Me, hanno ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui lo Story Prize e l’Academy Award in Literature. Suoi scritti sono apparsi in Best American Short Stories, The Pushcart Prize Anthology, e The O. Henry Prize Stories. La volontà del male, finalista al Shirley Jackson Award, è stato un best seller negli Stati Uniti e in tutti i paesi europei.

Un romanzo sui fallimenti della memoria e i pericoli dell’autoinganno, che il Washington Post ha definito “il romanzo più inquietante dell’anno”.
Il passato di Dustin Tillman è segnato da una tragedia: trent’anni prima i suoi genitori e gli zii sono stati uccisi da Rusty, il fratello adottivo. In un processo che aveva fatto scalpore per gli inquietanti legami con i culti satanici, Rusty era stato condannato all’ergastolo grazie alle testimonianze di Dustin e della cugina Kate. Ora Dustin è psicologo, vive con la moglie e i due figli una vita apparentemente serena. Finché non riceve la notizia che Rusty è stato rilasciato: tutte le accuse sono cadute. Nel frattempo un suo paziente, Aqil Ozorowski, ex poliziottoin congedo, indaga sulle morti di alcuni ragazzi annegati, convinto che siano opera di un serial killer. Inizialmente scettico, Dustin si lascia coinvolgere nell’indagine, mettendo in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia.La volontà del male è un thriller mozzafiato, intimo e sconvolgente, che inchioda alla pagina e sovverte le regole del racconto. Con una scrittura agile e affilata, Dan Chaon ci consegna un romanzo sui fallimenti della memoria e i pericoli dell’autoinganno, dove il passato allunga le sue ombre sul presente, e il futuro non può che trasformarsi in una casa popolata di fantasmi.Questo libro è per chi si è appena svegliato da un incubo e torna a dormire per cancellarlo, per chi non ha paura dei labirinti della mente, per chi lascia fluttuare lo sguardo nell’immensità di acque profonde, e per chi cerca la verità nel suo passato, ma scopre che i ricordi non sono più affidabili dei sogni.

Seba Pezzani, uno dei relatori della serata, è autore per la Giulio Perrone editore nella Collana Biotòn del libro “Joe Lansdale – In fondo è una palude”

Qual è il segreto di Joe R. Lansdale, lo “Stephen King del Texas Orientale”? Sarà quel “fazzoletto” tenebroso del Sud degli Stati Uniti? Il Texas è enorme e quella porzione dello stato della “Stella Solitaria” è grande quasi quanto mezza Italia. Ed è pieno di avventure smargiasse, di personaggi sopra le righe e di misteri foschi quanto le foreste che ne ricoprono la parte orientale. Il Texas di Joe Lansdale e dei suoi romanzi è una terra ricca di boschi impenetrabili, acquitrini popolati da creature mutanti e uomini sempre in lotta con la natura selvaggia e il cuore malato della propria specie. Joe R. Lansdale è, per molti versi, un uomo comune, il ritratto stesso della normalità. E anche in questo sta l’intrigo che suscita tra i suoi lettori, la sua straordinaria umanità, la sua empatia con l’uomo della strada, la sua umiltà. Tutte caratteristiche che questo libro si prefigge di analizzare e capire, attraverso i lunghi dialoghi chela sua amicizia di vecchia data con l’autore gli ha consentito di intrattenere, attraverso le pagine infinite dei suoi libri, attraverso la conoscenza della sua terra e della sua storia, storia che affonda le radici non tanto nel vicino West quanto nell’ancor più prossimo Sud di cui è parte integrante, attraverso le testimonianze dirette di colleghi, amici e appassionati, tra cui figure come George Martin, Jeffery Deaver, John Carter Cash, Andrew Vachss, Tim Willocks, solo per citarne alcuni. Non mancherà nemmeno un quadro di insieme dell’universo Stati Uniti d’America. Ieri c’era Obama, oggi c’è Trump e la differenza si vede e si sente persino per uno come Lansdale, che non ha mai realmente sventolato il vessillo di questo o quel partito, ma che, negli anni della guerra in Vietnam, si è opposto alla leva e ne ha patito pesanti conseguenze legali. Seba Pezzani ci svelerà proprio gli ingredienti nascosti di quel segreto che è Joe Lansdale, come se qualcuno vi svelasse l’ingrediente segreto della Coca Cola.

Seba Pezzani ha curato anche la traduzione, per la collana “Hinc Joe” diretta da Joe Lansdale per Giulio Perrone Editore, del libro “La banda dell’altro mondo” di Neal Barrett.
Hinc Joe è la collana che include romanzi americani mai apparsi in Italia, vecchi classici ormai spariti da decenni dagli scaffali, diretta da Joe Lansdale, su richiesta di Seba Pezzani e Giulio Perrone, di cui Lansdale seleziona i titoli e cura le prefazioni.
Morto a 84 anni nel 2014, Barrett, è un noto autore di fantascienza e di gialli polizieschi nonché mentore di Lansdale stesso, il cui tono faceto ricorda quello di altri maestri texani come il premio Pulitzer Larry McMurtry.

È un caldo pomeriggio texano, di quelli che stroncherebbero le gambe anche all’essere umano più freddoloso, quando Cindy Nance comunica al giovane Doug Hoover i due grandi segreti della sua vita. A Doug il primo segreto piace un sacco. Il secondo, ovvero che i ragazzi crescono e vanno a lavorare, non è che lo solletichi particolarmente. Una serie di matrimoni falliti e di lavoretti insulsi gli dimostrerà quanto vere fossero le parole di Cindy. Deluso profondamente da ciò che il presente gli riserva, Doug cerca di catturare nuovamente le gioie del passato, gli svaghi e i piaceri della giovinezza. Ma nulla di ciò che fa va per il verso giusto finché incontra Sue Jean, l’apice della sua passione sfrenata per le ragazze sudiste, il sogno di una vita. La realtà, però, sterza bruscamente e Doug e Sue Jean vengono proiettati attraverso una serie di avventure rocambolesche che danno nuovo significato alla vita, alla morte e all’amore, in un vortice di emozioni pulp che fanno di questo romanzo on the road un caleidoscopio di follie narrative.Nelle pagine di Neal Barrett Junior realtà e magia si confondono, creando un universo in cui tutto sembra possibile. Il sogno entra nella vita vera, il buio e la luce si mescolano in un lungo crepuscolo, le strade ti portano esattamente dove hai bisogno di andare. Il tono faceto ricorda quello di altri maestri texani – il premio Pulitzer Larry McMurty, per fare un nome – e la stravaganza sconfinata porta il lettore direttamente dalle parti di Thomas Pynchon.

Venerdì 28 giugno alle 21 di sera abbiamo inaugurato, poi, ufficialmente la nuova mini rassegna letteraria estiva dal titolo ” E…state nel borghetto” con il libro “Cuba – AltrAvana” di Davide Barilli.
Nella serata di inaugurazione, assieme a Caterina Bonetti abbiamo raccontato una Habana nascosta, quella che non appare sulle guide e che non si scopre partendo con i viaggi organizzati. Un viaggio imperdibile nel cuore di una città perduta.
“Cuba AltrAvana” di Davide Barilli pubblicato per Giulio Perrone editore, nella collana Passaggi di Dogana è uscito nel marzo 2019.

Il libro di Barilli non vuol essere una guida, ma un viaggio tra passato e futuro: una personalissima mappatura di ciò che (ancora per poco) sopravvive dell’Avana più letteraria – le strade, le piazze, gli edifici, raccontati e vissuti nel corso del tempo da Alejo Carpentier, Pedro Juan Gutiérrez, Virgilio Piñera, Miguel Barnet, solo per citare alcuni nomi fondamentali della narrativa cubana del Novecento. Emerge una sorta di Spoon River caraibica, una geografia che sta scomparendo, una cultura della Cuba al flou, quella che si sta apprestando al cambiamento, quella della Generazione W, interessata più a WhatsApp che al fermo immagine che tanto affascina i viaggiatori alla ricerca di un tempo perduto. Ne deriva un atto d’amore e di addio, in particolare a Centro Habana, alla scoperta di luoghi per lo più sconosciuti ai turisti: teatri trasformati in giungla come il Campoamor, balere, minuscole librerie dell’usato, centri culturali alternativi, ma anche laboratori di erbieri, piazze senza nome, bar in odore di liquidazione. Un viaggio all’interno della cultura cubana di oggi, attraverso i dialoghi con alcuni degli scrittori più importanti dell’Isola, e che conduce inevitabilmente alla Feria Internacional del Libro, la più importante manifestazione del mondo caraibico, ospitata ogni anno alla fortezza di San Carlo della Cabaña. Un viaggio nel cuore della città, dove operano artisti, pittori, scultori, grafici, musici. Ma anche nella calle, lungo le strade decadenti e devastate di una città irrimediabilmente perduta dove si nasconde l’anima vera di Cuba, tra i riti africani della santeria, la religione afrocubana, i traffici di rum e di sigari, e l’invenzione che si materializza quotidianamente in quel palcoscenico naturale delimitato dal Malecón, il lungomare avanero affacciato sull’oceano, metafora di un sogno di evasione e contemporaneamente “muro” di un mondo in lentissima ma inevitabile trasformazione. Un viaggio lungo le strade decadenti e devastate di una città perduta dove si nasconde l’anima vera di Cuba.

Sempre a marzo 2019 e sempre nella Collana Passaggi di dogana è uscito “A San Francisco con Ferlinghetti” di Olga Campofreda.

Un viaggio nella San Francisco di Lawrence Ferlinghetti, editore della Beat Generation (quella di Kerouac, Hirschman, Ginsberg) e grande poeta egli stesso, che oggi compie 100 anni.

“I giovani dovrebbero fare gli esploratori” scrive Lawrence Ferlinghetti, poeta laureato di San Francisco e editore delle più grandi penne della Beat Generation. E la poesia, in questo caso, è il territorio più vasto in cui perdersi e trovarsi di nuovo. Questo libro è insieme reportage narrativo, docu-fiction e guida poetica alla città di San Francisco in cui l’esplorazione geografica si intreccia a quella letteraria e umana. Dieci giorni a Frisco rincorrendo un incontro – quello con Ferlinghetti – che comporterà una serie di altri incroci inattesi: da Jack Hirschman e la sua Brigata di Poeti Rivoluzionari a Neeli Cherkovski, poeta, amico intimo e biografo di Charles Bukowski. Il Caffé Trieste, nel cuore di North Beach, è lo scenario nel quale tutto si muove attraverso una serie infinita di caffè ordinati e bevuti d’un sorso, sigarette accese e consumate, le suole contro l’asfalto, sempre, per arrivare fin dove si spinge lo sguardo, fin dove suggerisce la poesia. Si legge questo libro per conoscere i luoghi di Kerouac, Ginsberg, Bob Dylan attraverso le parole di chi li ha vissuti come testimone e si finisce, poi, per scoprire quanto altro oltre il mito sia sopravvissuto, sorpassandolo.

Tra le nuove uscite di questa settimana…
Nello Zaino, ricordando che il 25 giugno 2009 moriva Michael Jackson, il Re del Pop, non possiamo non citare che la casa editrice 66thand2nd ha fatto uscire “Su Michael Jackson” di Margo Jefferson nella traduzione di Sara Antonelli.
Margo Jefferson (1947), docente alla Columbia University, ha scritto per anni di letteratura e teatro per «Newsweek» e «The New York Times», vincendo nel 1995 il Pulitzer per la critica. Con Negroland ha ricevuto il National Book Critics Circle Award e il premio The Bridge 2016. Un’autrice coraggiosa come alcuni dei più grandi che hanno riflettutto sul tema della razza, James Baldwin, Frederick Douglass e W.E.B. Du Bois. Su Michael Jackson è uscito per la prima volta in America nel 2006. Un Premio Pulitzer come la Jefferson racconta Michael Jackson, un altro Michael Jackson e la favola (nera) di Neverland. Margo Jefferson non cessa mai di interrogarsi sulle questioni più cruciali di un artista insuperato e di un uomo controverso. L’infanzia, il rapporto con la razza, i miti immaginari e reali che ne hanno plasmato la personalità, le trasformazioni fisiche: un’analisi sia critica sia empatica che restituisce a uno dei più grandi protagonisti del Pop del Ventesimo secolo una complessità inedita.

Un artista geniale, un provocatore, un’icona, un enigma dei nostri tempi. Un talento capace fin da bambino di mescolare generi e stili, di reinventarsi sul palco e nella vita, accogliendo in se? l’essenza di altri personaggi, di miti e modelli immaginari: Diana Ross e Elvis Presley, Elizabeth Taylor e James Brown, Edgar Allan Poe e Peter Pan. Ma chi era davvero Michael Jackson?
E cosa lega la sua ascesa spettacolare e la sua caduta rovinosa a coloro che lo hanno creato, amato o ferito? A dieci anni dalla prematura scomparsa, 66thand2nd propone per la prima volta in Italia questo studio affascinante del premio Pulitzer Margo Jefferson, che sonda fin nei suoi recessi piu? intimi l’anima tormentata del Re del Pop: dai Jackson Five alla Motown, da Thriller alle raccapriccianti trasformazioni fisiche, fino al processo per abusi sessuali e alle ultime, scioccanti rivelazioni.

Altro nuovo arrivo in Libreria è il «Il fiore della notte» di Herbert Lieberman, dopo il thriller elegante e brutale “Città di morti”, che i nostri lettori hanno conosciuto a fine 2018, sempre grazie alla casa editrice Minimum Fax.

Il detective Francis Mooney, anziano e insofferente alle regole, è sulle tracce di un misterioso assassino che uccide una volta l’anno, a primavera.
Le indagini lo costringono a confrontarsi con Charles Watford, un individuo inaffidabile e pericoloso, ma l’unico in grado di aiutarlo nella ricerca della verità.

A New York la primavera annuncia ogni volta una rinascita: il clima si fa mite dopo i rigori dell’inverno, e la luce si ferma più a lungo, tenendo lontana la notte e i suoi orrori. Per il detective Francis Mooney, ormai anziano, solitario e insofferente a ogni regola ma tollerato dai superiori per i tanti casi risolti che lo rendono pressoché intoccabile, aprile è davvero il mese più crudele, perché è proprio in questo periodo che, ogni anno, un misterioso assassino uccide le sue vittime. Qualsiasi passante si trovi nella zona dei teatri intorno alle dieci di sera, l’ora in cui la folla è più numerosa, può diventare il bersaglio ignaro di un grosso blocco di cemento lasciato cadere dal tetto di un palazzo. Le vittime sono ormai cinque, e la polizia insiste ad archiviare le loro morti come “accidentali”, ma Mooney è certo che dietro l’apparente casualità di questi incidenti si nasconda la mano di un serial killer. Comincia così un’indagine serrata, solitaria e ossessiva, che porterà il detective a fare i conti con Charles Watford, un personaggio inconsueto, inaffidabile e pericoloso che però è anche l’unico a poterlo aiutare nella ricerca della verità. Thriller insolito e originale, ricco di pathos e di personaggi che rimangono impressi nella memoria, Il fiore della notte conferma l’unicità e il talento di uno scrittore finora ingiustamente trascurato: forse perché è troppo in anticipo sui suoi tempi.

Nello Zaino di Antonello: E…state nel borghetto