Il diavolo d'estate
Trentina di origine, vive a Palermo dal 2010. Ha pubblicato un libro di poesie, Fili d’erba, nel 2007 e il saggio “La cattiva scuola” scritto con Stefania Auci nel 2017. Gestisce una pagina Facebook: Francesca leggo veloce.

 

Titolo: Il diavolo d’estate

Autore: Giovanni Accardo

Casa editrice: Ronzani Editore

Sicilia, luglio del 1978, a un paio di mesi dall’omicidio Moro. Il diciasettenne Salvatore (Totò) si aggira annoiato per le vie deserte e infuocate di un paesino della provincia di Agrigento. Ignazio e Siso spingono l’auto rimasta senza benzina; stanno andando al mare da Michele, figlio del vicesindaco, che ha promesso di intercedere con il comune per far passare la loro proposta di trasformare il piazzale della villa del barone Farina in una discoteca all’aperto, e invitano Totò a unirsi a loro.

Quella stessa estate, di Ferragosto. Totò e Siso scoprono che nella discoteca è scoppiato un incendio. In un istante, gli scontri con chi si era opposto all’apertura e il successo dell’iniziativa vengono vanificati. E tra quelle antiche mura si consuma la tragedia: gli inquirenti rinvengono un corpo ridotto a tronco carbonizzato, quello di Ignazio. Totò è costretto ad affrontare la morte dell’amico, e i dèmoni che lo affliggono.

A fare da sfondo a tormenti e passione, è una Sicilia concreta, segnata dalla disperata emigrazione verso il Nord, dall’ombra pressante della mafia e dal clientelismo che dilaga, e una Sicilia magica e visionaria, dove si mescolano paure e radicate credenze popolari”.

Il diavolo d’estate è un giallo che racconta il percorso di formazione di un adolescente negli anni ’70 con un linguaggio capace di descrivere in modo nitido paesaggi e stati d’animo.

Un romanzo bellissimo, sorprendente per molti versi, uno spaccato di vita siciliana dalle tinte noir ma che dipinge alla perfezione certi paesini dell’entroterra col loro miscuglio di superstizione paganeggiante, di conformismo e immobilismo a tratti irritanti.

Il protagonista Totò è un personaggio indimenticabile, a tutto tondo, un ragazzino orfano di padre e prossimo all’ esame di maturità che di colpo diventa adulto attraverso il duplice rito iniziatico di Eros e Thanatos, la scoperta del sesso fra le braccia di Angela, la sartina del paese, trascurata dal marito e la tragica morte del suo amico.

In questo alternarsi di amore e lutto si dipana tutto il romanzo che riserve momenti di forte suspense e colpi di scena inaspettati. 

il movente dell’omicidio, anch’esso duplice rivela che il perbenismo di certe comunità ristrette è una facciata pronta a sgretolarsi al primo soffio di vento.

La prosa è il perfetto completamento di questo romanzo, orchestrato in modo magistrale dal punto di vista dell’intreccio, anche qui un andirivieni ritmato di analessi e prolessi, una scrittura senza sbavature e che restituisce uno spaccato di vita che solo un profondo conoscitore dei luoghi avrebbe potuto dipingere.

Accardo, con questo suo lavoro ha dato prova di padroneggiare con estrema sicurezza un genere che apparentemente sembra agile ma che sottende una particolare abilità, quella di saper mescolare e restituire non solo vari linguaggi letterari ma anche gli archetipi, le tradizioni e le dualità che albergano in ogni essere umano.

Il diavolo d’estate è il libro perfetto per queste vacanze estive, parola di recensora.

La Recensora della Domenica: Il Diavolo d’estate