Trentina di origine, vive a Palermo dal 2010. Ha pubblicato un libro di poesie, Fili d’erba, nel 2007 e il saggio “La cattiva scuola” scritto con Stefania Auci nel 2017. Gestisce una pagina Facebook: Francesca leggo veloce.
Trentina di origine, vive a Palermo dal 2010. Ha pubblicato un libro di poesie, Fili d’erba, nel 2007 e il saggio “La cattiva scuola” scritto con Stefania Auci nel 2017. Gestisce una pagina Facebook: Francesca leggo veloce.

Titolo: Quella metà di noi

Autore: Paola Cereda

Casa editrice: Giulio Perrone Editore

 

Il romanzo di Paola Cereda l’ho letto tutto d’un fiato appena uscito, quando ancora non si parlava di candidatura al premio Strega. La protagonista di questo libro è Matilde Mezzalama (tutto pare vivere a metà in quest’opera, perfino i nomi). Matilde è una maestra elementare in pensione, che ricomincia a lavorare solo per necessità, anche se solo molto avanti nel romanzo si capirà cosa ha causato questo suo bisogno. Accetta un incarico come badante di un ingegnere, invalido, un lavoro che ottiene pur non avendone esperienza poiché è italiana, è pulita, è una madre e una nonna, e ciò basta a convincere l’altera moglie dell’ingegnere ad assumerla. Matilde vive nel quartiere Barriera, una zona non esattamente d’élite della città di Torino e di conseguenza ogni giorno lascia il suo mondo delle case popolari per recarsi nella zona bene a lavorare.

Matilde è vedova e ha una figlia di nome Emanuela, arida e viziata, che passa dalla madre solo per chiedere prestiti e pretendere regali costosi per le figlie. Emanuela ha bisogno di soldi per la sua clinica veterinaria e vorrebbe mettere le mani sui risparmi della madre, non sapendo che hanno preso il volo, letteralmente.

Matilde si prende cura amorevolmente dell’anziano ingegnere che condivide con lei un segreto, un amore lontano travolgente e impossibile.

QUELLA-META-DI-NOI-982x540“Quella metà di noi” è una storia di vite vissute a metà, di compromessi accettati e imposti, di sogni infranti e di amori incompiuti e questa è la sua vera forza attrattiva. Matilde capisce a sue spese che alcuni amori nascondono raggiri e menzogne, lei che era convinta di aver trovato un uomo affidabile e amorevole, deve fare i conti con un dolore profondo e umiliante e forse per questo prova tanta empatia nei confronti dell’uomo che accudisce, la cui moglie Laura, appare distante e fredda. Laura è una donna che nasconde a sua volta un segreto, una dipendenza che la costringe a gesti poco onesti che addossa alla sua governante straniera.

“Quella metà di noi” è un romanzo che tocca molte corde, è un racconto vero, in cui troviamo pagine di autentica poesia. Ha una nota malinconica di fondo che lo rende dolceamaro. La prosa è asciutta ma mai secca.

Questo romanzo è il gelato che ci concediamo tornando a casa sfiniti dopo il lavoro, è il dolce a fine pasto, un bicchiere di vino liquoroso che coccola l’anima, quando ne abbiamo più bisogno.

La Recensora della Domenica: Quella metà di noi