Dieci Buoni Motivi
di Chiara Marchelli
per NON leggere “La memoria della cenere“
1) Si parla di distanze, di partenze, di ritorni. Di cosa è ancora possibile recuperare e di cosa è passato. Di chi è andato via, e nell’altrove cerca una nuova casa, spesso senza trovarla.
2) Finisce non si sa bene come. Se amate i finali dove lo scrittore vi racconta tutto per filo e per segno, questo romanzo non fa al caso vostro.
3) Antonio Tabucchi diceva che la letteratura deve inquietare e non consolare. Questo libro prova a fare questo: generare domande, turbare la quiete, aprire porte. E spostarvi almeno un poco da dove eravate prima di leggerlo.
4) Tra queste pagine ci si può trovare a disagio: pensieri, situazioni. C’è pure un vulcano in eruzione.
5) Non leggetelo se non vi piacciono le storie che a un certo punto sconvolgono e rovesciano tutto quello che si è costruito.
6) Non leggetelo perché in questo libro ci sono relazioni complesse e fragili, da trattare con cura, che a un certo punto, dopo molto combattere, bisogna accettare così come sono.
7) Non leggetelo se non amate il buon cibo e il buon vino.
8) Non ci sono gentilezze. Quel che c’era da scrivere, è stato scritto.
9) Ma con tenerezza, quindi se siete cinici e pessimisti, cambiate libro.
10) È ambientato in un luogo che non esiste e quindi vi obbliga a lasciare le cartine geografiche per delineare, attraverso il vostro sguardo, ciò che abiterete soltanto voi.