Libri Come
(Le foto sono prese da https://www.facebook.com/libricome/)

Se c’è un posto al mondo dove potrei passare le intere giornate senza mai stancarmi è l’Auditorium Parco della Musica a Roma, luogo romano d’elezione, sempre, ma durante i giorni di Libri Come di più.

Libri ComeLibertà! Questo il tema della decima edizione di Libri Come che si è tenuta a Roma dal 14 al 17 marzo. In dieci anni non sono mai mancata, e ogni volta il tempo mi sembra che sia tiranno. In particolare quest’anno il mio soggiorno al Festival si è ridotto al tardo pomeriggio del sabato e il primo pomeriggio della domenica, e tanti sono stati gli appuntamenti del ricchissimo programma a cui non ho potuto assistere. Sarà anche che Libri Come propone sempre scrittori e scrittrici che mi stanno particolarmente a cuore.

Quest’anno ho voluto invertire la modalità con cui di solito scelgo gli incontri da seguire. Finora ho preferito incontri su libri che avevo già letto e apprezzato, a volte sui quali avevo già persino assistito a una presentazione. Quest’anno invece vista la ricchezza delle proposte in calendario, ho invertito la rotta e mi sono concentrata su quei libri che non avevo ancora letto, anche se lo confesso avevo già sul comodino o mi avevano già suscitato curiosità per mie affinità con chi li ha scritti. Non mi sono sbagliata, perché gli incontri che ho seguito sono stati tutti di grande spessore. Se un successo di un festival letterario si misura su quanta voglia di leggere susciti, devo ammettere che con questa decima edizione su di me Libri Come ha avuto un notevole successo.

Ho cominciato con Francesco Piccolo insieme a Loredana Lipperini, che è sempre un piacere ascoltare per radio e dal vivo, da conduttrice e presentatrice ad autrice. “La libertà del maschio”, il titolo dell’incontro, sul nuovo libro di Piccolo: “L’animale che mi porto dentro”, che gli è costato come ha raccontato, tra il riso della platea, gli sguardi di rimprovero delle madri dei compagni di scuola del figlio, per la confessione del protagonista del romanzo di guardare sempre con particolare attenzione i culi delle donne che aspettano come lui i figli all’uscita di scuola. Tra l’ironia dello scrittore casertano e le provocazioni acute della conduttrice radiofonica la presentazione è stata briosa ed effervescente.

Benini Durastanti

Ho continuato con Claudia Durastanti presentata da Annalena Benini. “La straniera” il nuovo libro della scrittrice di origini lucane mi attrae inesorabilmente dall’uscita. Non l’ho ancora letto, crogiolandomi nella delizia dell’attesa, con la piena consapevolezza che sarà un libro molto amato, che incoronerà nel mio cuore Durastanti in maniera definitiva. Dopo averla sentita parlare del libro, ne sono ancora più sicura. Con Annalena Benini, poi. Donna di libri che ammiro sconfinatamente, di una dolcezza elegante e penetrante, con una capacità di lettura che si intreccia con la maestria di saperne scrivere e parlare. Dopo aver “invidiato” il nitore di “La scrittura o la vita” (che è uno dei pochi libri che da lettrice avrei tanto voluto scrivere), sto centellinando “I racconti delle donne”, in cui agli orizzonti spalancati da ogni racconto proposto è associato lo scavo interpretativo della curatrice, che svela angoli e pieghe della scrittrice in esame. Ho molto sofferto, dunque, a non poter partecipare, perché ancora in viaggio dalla mia remota città di provincia all’Urbe, alla presentazione del libro con Nadia Terranova, che basta la nuvola delle ricorrenze sul margine destro del blog a provarvi quanto sia da me amata e letta.

Terranova Benini

Come anche non sarei assolutamente mancata se fossi stata lì, all’incontro con Rachel Cusk, che ho intenzione di leggere non appena Einaudi completa la trilogia. Ci siamo vicini perché è appena arrivato in libreria il secondo romanzo, “Transiti”, presentato a Libri Come con Gianrico Carofiglio.

dav

Unica eccezione alla scelta di incontri su libri ancora da leggere è stata la presentazione di “Un giorno verrà”: ma come potevo perdermi Nadia Terranova e Giulia Caminito, insieme? Se ho letto i libri di Caminito lo devo proprio a Nadia Terranova e ai suoi post su facebook.
La deroga poi era solo parziale perché non avevo ancora avuto l’occasione di conoscere la scrittrice dal vivo. Dal Chiacchierando, pubblicato QUI, mi ero accorta dello spessore critico e di visione di Giulia Caminito ed ero molto curiosa di controllare se anche dal vivo l’impressione rimaneva intatta. Nadia Terranova ha saputo enfatizzare la maturità e la consapevolezza piena della scrittura di Caminito, che ha risposto mostrando autentica e integra la nitida e precisa visione del mondo e la struttura del suo pensiero. Sono stata rapita e affascinata dalla pregnanza dei discorsi e dalle vette ermeneutiche toccate dalle sue riflessioni.

A volte i pensieri importanti hanno la capacità di metterti le ali, ed è con questa sensazione che ho chiuso la prima parte del mio essere a Libri Come.

La seconda parte, la domenica nel primo pomeriggio, ha previsto solo due incontri, ma entrambi esaltanti e di respiro europeo: Olga Tokarczuk e Manuel Vilas. Dalla Polonia alla Spagna. Sono questi di sicuro i prossimi libri che leggerò.

Il pomeriggio si è impreziosito per me con due saluti: Rosa Polacco, una degli organizzatori di Libri Come insieme a Marino Sinibaldi e Michele De Mieri, che l’anno scorso non avevo avuto il coraggio di disturbare; Sabina Minardi, che seguo con grande attenzione sulle pagine di L’Espresso e a cui devo la prima importante intervista della mia vita da blogger.

Purtroppo per me non è valsa la regola “non c’è due senza tre” e sono dovuta ripartire per tornare nella mia sempre remota città di provincia, senza poter collezionare il terzo incontro che avevo selezionato: Dany Laferrière, che insieme ad Annalena Benini sarà stato uno spettacolo.

L’unico vantaggio di andare via a metà pomeriggio è stato quello di non dover scegliere alle 19 tra Michela Murgia, mia eroina sempre, e Nadia Terranova con Rosella Postorino, la cui somma dà infinito.

Cosa significa oggi libertà? È stato l’interrogativo che serpeggiava di incontro in incontro, declinato in svariati moduli ed accezioni, con incredibile ricchezza di spunti e suggestioni. Non so rispondere e non ci provo neppure. Posso solo dire che io la mia libertà, intima e personale, la assaporo da sempre tra le pagine dei libri e in occasioni come quelle offerte da Libri Come.

In Libertà a Libri Come