di Salvatore

Salvatore D'Alessio, libraio di Ubik Foggia e curatore di "Leggo Quindi Sono" con la rubrica "Piccoli già grandi"
Salvatore D’Alessio, libraio di Ubik Foggia e curatore di “Leggo Quindi Sono”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Da quattro anni Leggo Quindi Sono porta l’editoria indipendente e gli scrittori di narrativa in giro nella provincia di Foggia, anche dove i libri non arrivano quasi mai. Uno dei momenti più coinvolgenti del nostro premio è rappresentato dagli incontri tra gli autori e i ragazzi del gruppo di lettura della casa circondariale di Foggia il progetto si chiama “Liberi dentro” ed è curato dalla dottoressa Lisa Graziano, dai volontari del Centro Servizi per il Volontariato e sostenuto dalla Fondazione dei Monti Uniti.

Portare le storie in uno spazio come questo, chiuso da alti muri, ci dà un nuovo punto di vista sui romanzi in concorso, c’è un grande coinvolgimento, per molti aspetti diverso da quello che si respira negli altri gruppi di lettura della città e nelle scuole.

P1000862La quarta edizione di LQS è partita con Leonardo Palmisano e il suo “Tutto Torna” edito da Fandango, un romanzo ambientato proprio in Puglia e che racconta le dinamiche umane e disumane delle mafie della nostra regione. I ragazzi ci hanno accolto nel penitenziario pieni di domande, con un sacco di riflessioni che hanno raccontano in parte anche le loro esperienze di vita, poi tantissime sorprese, le loro poesie, i loro racconti scritti, ma sopratutto una recensione scritta da uno di loro, Elio, che riportiamo qui col permesso dei responsabili della struttura.

IMG-20190125-WA0084Quello che fortemente traspare in questo racconto è la descrizione dei vari paesaggi delle varie regioni toccate dai protagonisti che denota una conoscenza etnica importante tale da travalicare in alcuni aspetti l’intera storia. 

La conoscenza è accurata ma mai svelata delle varie cosche, qui la cura maniacale dei personaggi a volte oscura alcuni valori non consoni alla loro caratura, così  Zi Nino al vertice della commissione della Sacra Corona Unita, sacrifica la sua nipotina in cambio di nuove strategie e nuove fonti di profitto. 

Zi Nino scatena due cani sciolti come Mazzacane e Mascione ed innesca una guerra nuova che rompe vecchie egemonie, un tornaconto che gli si ritorce contro, alla regia l’ispettore Curiale che fa da ponte tra il tessuto legale e quello criminale.

In questo continuo coinvolgimento di poliziotti, banditi e medici collusi, emerge una dottrina che per niente stona con la realtà ma si ergono come protagonisti la procuratrice Bonamica e l’agente Carlucci che creano il punto di equilibrio dando un sostanziale cambio di rotta.

Questo messaggio è importante, oltre che aprire nuovi scenari sulle criminalità lascia aperta una porticina nel cuore di Mazzacani, che dopo aver espresso tutto il suo mai tramontato istinto criminale, lascia che tutto passi in secondo ordine, con la somma di denaro regalata al giovane Luca fa un gesto che nessun benefattore si sognerebbe di fare, e dona un lumicino di speranza al padre di Luca prossimo alla morte, e gli permette di stare lontano da giri loschi. Mazzacani ne esce da eroe, ma solo agli occhi di chi vuole perdonarlo.

Sulla spiaggia di Is Arutas ritrova l’amore per il lavoro.

Ad allungare la storia avrei invitato Elia Catarri e Frittella per un aperitivo al Cansatu.

Racconto suggestivo, da leggere tutto d’un fiato, altrimenti perdiamo Maria!-

#SalvaConNome: “Tutto Torna” con Leggo Quindi Sono
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