di Federica Pergola

Federica Pergola, lettrice, con la rubrica “Le amiche consigliano”

 

 

 

Il mondo delle ombre sulla spiaggia di New York


Manhattan beach

Quando Anna Kerrigan  accompagna il padre nelle sue missioni di lavoro (scambio di buste, conversazioni a fil di voce, cenni dei capi) si sente felice. E’ il momento in cui lei e suo padre Eddie si separano dalla realtà dolorosa che li circonda a casa, dove la presenza di Lydia, la sorella minore di Anna, affetta da una grave malformazione, pesa su Eddie come un dolore da cui è impossibile liberarsi.

 “Il sollievo di Eddie nell’uscire di casa era l’esatto contrario del sollievo che un tempo provava nell’entrare”.

“Si alzò dal tavolo e andò da Lydia che, riversa sulla poltrona, si reggeva come un cane o un gatto non avendo la forza per stare dritta. Vedendo Eddie avvicinarsi fece quel suo sorriso sghembo, la testa ciondoloni, i polsi piegati come ali di uccello. I luminosi occhi azzurri cercavano i suoi: occhi limpidi e perfetti che non mostravano traccia del suo male”.

Ma mentre l’uomo sente crescere sempre più disprezzo e rabbia verso se stesso- per la sua incapacità di essere davvero affettuoso con Lydia- la madre Agnes e la stessa Anna se ne prendono cura con un amore, una dedizione e una naturalezza che inteneriscono. Che belle  pagine ci regala la Egan, che riesce a farci sentire il profumo dello shampoo al lillà con cui le due donne lavano ripetutamente la ragazza, sapendo di farle piacere…

C’era una soddisfazione struggente nel tenere le cose migliori per lei, quasi fosse una principessa segreta degna dei loro tributi”.

Ma sarà per Lydia, per comprarle una sedia a rotelle, che Eddie deciderà di cambiare attività. Per questo, insieme ad Anna, si reca a casa di Dexter Styles, uomo potente e pericoloso, padrone di mezza New York. E quelle ore passate nella casa di Styles sulla spiaggia resteranno profondamente impresse nella memoria di Anna.

Queste le premesse di Manhattan Beach, che ci immerge totalmente nella new York degli anni immediatamente precedenti l’entrata dell’America nella seconda guerra mondiale (e, con un salto temporale che avrà cambiato i destini della famiglia Kerrigan, negli anni della grande guerra). Infatti anni dopo ritroviamo Anna lavorare nei cantieri navali e diventare la prima donna palombara (sono infatti tempi di profonde trasformazioni, in cui anche le donne possono fare lavori destinati fino a quel momento solo agli uomini, impegnati al fronte); mentre Eddie Kerrigan è scomparso; Lydia si aggrava; la madre cambia città.

E Anna, per la prima volta in un nightclub dove gangster e divi del cinema, l’alta società newyorkese e banchieri, uomini del sindacato e marinai si ritrovano per distrarsi dal conflitto, rivede Dexter Styles, cominciando a intuire qualcosa sulla scomparsa di suo padre.

eganGrazie anche ad una prosa agile ed accattivante, la Egan – che sa benissimo come si costruisce una storia – ci impone di andare avanti, per sapere come va a finire: quale sarà il destino di Anna? Cosa è successo per davvero a suo padre? Chi è Dexter, e cosa vuole? Mentre, intorno a loro, ecco New York: ecco l’America, che si prepara a diventare la più grande potenza militare ed economica del mondo.

Gli alleati vinceranno la guerra, è solo questione di tempo. A quel punto, Gli Stati Uniti diventeranno più potenti di quanto non siano mai stati. Più potenti di quanto un Paese non sia mai stato nella storia del mondo (…). Gli europei squattrinati e distrutti. La Russia andrà in malora. Rimane solo lo Zio (…). Usciremo da questa guerra vittoriosi e incolumi, e diventeremo i banchieri del mondo. Esporteremo i nostri sogni, la nostra lingua, la nostra cultura, il nostro stile di vita. E si rivelerà irresistibile”.

Manhattan Beach, di Jennifer Egan, Mondadori, pp. 510, €22,00 (traduzione di G. Granato).

Federica consiglia: Manhattan beach
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