Dieci Buoni Motivi
di Vladimiro Polchi
per NON leggere “I comunisti che vinsero alla lotteria”
- Non leggetelo se pensate che «è facile fare il comunista senza un euro in tasca, ma è coi soldi che esce il vero carattere di una persona».
- Se non vi piacciano i camion dei pompieri, i trenini, il meccano.
- Se andate matti per gli anni Ottanta, la Mini cabrio, gli aperitivi, i fine settimana in barca, il portafogli gonfio di soldi di papà, la voglia di far casino tatuata in faccia.
- Se siete cresciuti guardando Madonna che sbucava fuori dalle torte nuziali cantando Like a Virgin e invecchiati ballando con i dj set di David Guetta.
- Se pensate che Michael J. Fox che litigava con i genitori fricchettoni nella sit-com Casa Keaton fosse il massimo dello scontro generazionale possibile.
- Se non siete saltati sulla sedia alla lettura della notizia data dal quotidiano “La Vanguardia” il 22 dicembre 2016: «La Agrupación Local del Partido Comunista ha repartido más de 56 millones de euros con el segundo premio de la Lotería de Navidad».
- Se siete convinti che Ryszard Kapuściński abbia sbagliato tutto quando ha scritto il libro “Il cinico non è adatto a questo mestiere”.
- Se non vi siete innamorati dei paisanos ubriachi che imperversano in Pian della Tortilla di John Steinbeck.
- Se credete che la felicità sia reale anche quando non è condivisa.
- Se la sera, a letto, non volete addormentarvi con un libro tra le mani, il sorriso sulle labbra e la confezione di sonniferi ancora intatta sul comodino.
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “I comunisti che vinsero alla lotteria”