Dieci Buoni Motivi
di Alessio Romano
per NON leggere “D’amore e baccalà“
- Non leggete questo libro se non siete mai stati a Lisbona: appena finito vi precipiterete a comprare un biglietto aereo.
- Non leggete questo libro se siete già stati a Lisbona: verrete subito colti da una forte saudadee alla fine vi precipiterete comunque a comprare un biglietto aereo.
- Non leggetelo se vi interessa esclusivamente la cucina stellata e seguite solo gli chef alla moda: in questo libro la fanno da padrone le piccole tascas, trattorie a gestione familiare con prezzi modici e cucina popolare.
- Non leggete questo libro se vi aspettate solo una Lisbona da cartolina: qui si racconta la vita vera della capitale europea più viva e cosmopolita del momento.
- Non leggete questo libro se per voi la musica è solo allegria e gioia: qui si parla di fado, il canto più struggente che esista.
- Non leggete questo libro se siete turisti in cerca di villaggi vacanza, gite mordi e fuggi e all inclusive: questo è un libro per viaggiatori che non hanno paura di consumare suole di scarpe a furia di girare per la città.
- Non leggete questo libro se non vi siete mai chiesti che fine abbia fatto Ingrid Bergman alla fine di “Casablanca”, dopo essere salita sull’aereo per Lisbona: qui c’è anche il seguito di quella storia.
- Non leggete questo libro se le profondità marine vi fanno paura: un intero capitolo è ambientato… in fondo al mar!
- Non leggete questo libro se siete tra quelli che si scandalizzano se qualcuno prende un autobus senza vidimare il biglietto: tutta la trama parte da un viaggio a scrocco e un tram preso al volo.
- Non leggete questo libro perché c’è il rischio che vi affezioniate ai suoi personaggi e che una volta finito vi venga all’improvviso una forte saudade. Ma a ben vedere quest’ultimo è un rischio che si corre sempre e con tutti i libri.
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “D’amore e baccalà”