di Maria
Finalmente la nota scrittrice spagnola torna con “Mio caro serial killer” (traduzione dallo spagnolo di Maria Nicola) a deliziarci con le avventure dell’ispettrice Petra Delicado, che abbiamo imparato ad amare nella serie – edita dalla prestigiosa casa editrice Sellerio – di indagini ambientate a Barcellona e culminate nel romanzo del 2013, “Gli onori di casa”, ambientato per la prima volta in Italia.
Dopo cinque anni, quindi, Alicia Gimenez-Bartlett pubblica un nuovo libro della collana (il decimo) e ci presenta una protagonista più attempata e matura, alle prese – oltre che con i delitti del serial killer del titolo – anche con i problemi dell’età.
L’incipit la dice lunga su questo aspetto psicologico di Petra:
La vita è strana, a volte, o meglio, la vita è quasi sempre strana. Per moltissimo tempo ti sembra di non invecchiare affatto e poi un bel giorno, davanti allo specchio, ti accorgi che gli anni ti sono piombati addosso tutti insieme. Fu così che mi successe quella mattina. Ero appena uscita dalla doccia e stavo per pettinarmi quando di colpo mi vidi davanti una cinquantenne che mi osservava con diffidenza. Quella poveraccia aveva i capelli crespi, la pelle cascante e la faccia di chi ha visto il diavolo in persona. Ero io, sempre io, ma a un’età che non era la mia. Qualcuno mi aveva fatto un incantesimo? O era la maledizione del peccato originale? Non essendo superstiziosa optai per la spiegazione biblica, molto più antica e rispettabile del volgarissimo malocchio.
Lo stile è quello, scorrevole e distensivo, a cui la brava scrittrice ci ha abituati; ed anche i protagonisti sono ormai per noi vecchi amici (la coppia Petra Delicado e il suo vice, Fermin Garzon, appare sempre più affiatata e simpatica).
Il corposo – forse, fin troppo – romanzo si snoda tra vicende e personaggi divisi e contrastanti, tra il vecchio e il nuovo, tra la folla della metropoli e la solitudine delle donne sole (vittime prescelte dall’assassino seriale), narrando con leggerezza drammi umani e sociali reali e indagini poliziesche frutto di fantasia, in un mix molto ben riuscito.