di Maria
Ci sono libri che si leggono velocemente e altrettanto velocemente si dimenticano.
Ce ne sono altri, come “Messaggero d’amore”, che richiedono tempo per centellinare ogni parola e immergersi nel clima d’altre epoche, ma che lasciano il segno e restano indimenticabili.
Basterebbe l’incipit a far amare incondizionatamente il libro:
“Il passato è una terra straniera; fanno le cose in modo diverso laggiù.”.
Ma è il finale che lo rende folgorante.
“Messaggero d’amore” (“The Go-Between” nell’originale) è il più classico dei romanzi di formazione.
Di stampo ottocentesco, con ambientazioni e personaggi che richiamano quelli delle sorelle Bronte, è uscito in Inghilterra nel 1953 ed è stato pubblicato per la prima volta in Italia nel 1955 col titolo: “L’età incerta”.
Dopo il fortunato film del 1970 di Joseph Losey, vincitore della Palma d’oro a Cannes, con la splendida Julie Christie nei panni di Marian, il libro è stato completamente dimenticato e poi ripubblicato nel 2012 con una nuova traduzione da Nutrimenti edizioni nella collana Tusitala in piacevole e curata veste tipografica un po’ ruvida e fané, con splendida post-fazione di Irene Bignardi.
L’Autore è poco conosciuto in Italia: Leslie Poles Hartley infatti ha scritto questo piccolo capolavoro e altri libri e racconti, soprattutto ghost stories e poesie.
La storia si svolge nel 1900 (data emblematica del passaggio al nuovo, col XXI secolo) in Inghilterra, e precisamente in un maniero del Norfolk, dove in una lunga estate calda avviene il passaggio per il protagonista, il giovane Leo, dall’innocenza dell’infanzia alla consapevolezza della maturità.
Originale e riuscitissima la tecnica narrativa del romanzo dall’equilibrata e perfetta struttura circolare, delicatissimi i personaggi, struggenti i sentimenti descritti, amara la cognizione del trascorrere del tempo.
In conclusione, una vera chicca da non perdere.