DIECI BUONI MOTIVI
per NON leggere “JENNY LA SECCA“
1) In questo nuovo millennio all’insegna del wellness, dove oramai soltanto i cattivi dei film hollywoodiani fumano (e i tormentati che hanno perduto la retta via), leggere Jenny La Secca, dove tutti si rollano sigarette o, in alternativa, le comprano già fatte, potrebbe indurre anche i più rocciosi a trasformarsi in tabagisti incalliti, mandando all’aria quasi vent’anni di campagna politically correct e di estetica boho-chic.
2) A tal proposito La Secca è sconsigliata in generale a tutti coloro che credono che le dipendenze siano soltanto quei mostri terribili di cui parla Welsh, o Burroughs, o Shepard, o Wallace.
3) Andrebbe sconsigliata vivamente anche a quanti hanno contratto un mutuo trentennale e si sono trasferiti in provincia dalla grande città pensando di migliorare così la qualità della loro vita e quella della loro progenie. Si vede che non hanno visto abbastanza film dell’orrore e non hanno mai letto King o, in alternativa, Ammaniti.
4) La Secca può inoltre dare effetti collaterali indesiderati a: Vigili del Fuoco, Poliziotti, Imprenditori (piccoli, medi e grandi), operatori di volo, critici d’arte, architetti, geometri e faccendieri.
5) È clinicamente testato che La Secca induce allergie asintomatiche, dispepsia gastrica e/o intestinale e crampi ai cultori del neoumanesimo e dell’intreccio alla Beautiful.
6) È nociva e può causare intossicazione ai lettori fedelissimi ad un genere e pur anche ai detrattori a tutti i costi della letteratura di genere.
7) Induce al compromesso, sobilla alla truffa e decompone il credo.
8) Può portarti a infrangere il sesto, settimo, ottavo, nono e decimo Comandamento, non necessariamente in quest’ordine.
9) Può provocare labirintite per via dell’intreccio.
10) Può dare assuefazione.