di Antonello Saiz

Libraio a Parma con Alice Pisu di “Libreria Diari di bordo”
Libraio a Parma con Alice Pisu di “Libreria Diari di bordo”

 

 

 

 

 

 

 

Riconoscere parole, da bendati, in letture notturne.

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Letti Di Notte è la notte bianca del libro e della lettura ormai dal 2012 ed è molto bello che le luci delle librerie, in questa occasione, rimangano accese fino a notte fonda, per far entrare e uscire parole, voci, luci e sogni. Un doveroso grazie per questa possibilità va fatto a un caro amico e meraviglioso libraio sardo di nome Patrizio Zurru che ha partorito l’idea.
19369765_10213922021273313_1526012127_nOgni anno per #lettidinotte Noi dei Diari scegliamo il libro e lo scrittore che più di tutti si adegua al Tema. Il tema della sesta edizione è stato “Sogni e sognatori”: ideali, visioni, utopie, passioni, desideri e avventure. Tutti potevano portare i propri sogni in libreria. E trovarne: perchè le librerie sono luoghi pieni di sogni! Perchè il tema era Sogni e Sognatori, da diversi mesi, avevamo scelto il libro di Silvia Greco “Un’imprecisa cosa felice”, edito da Hacca edizioni. Dopo la presentazione del libro abbiamo deciso di fare delle letture sensoriali, ascoltando da bendati parole per riconoscerle. Ad occhi chiusi ascoltare qualcuno mentre Legge e arrivare pure ad immaginare da veri sognatori. Bendati, nella magica meraviglia di ascoltare parole al chiaro di luna e immergersi nei suoni e nelle suggestioni di ogni singola parola.

19389534_10213922021233312_1419389505_nOrganizzare un evento non è mai una cosa semplice. Organizzare eventi intorno ai libri, che in Italia si vendono poco, é parecchio faticoso. Organizzare eventi mentre il mondo sotto ai tuoi piedi si sgretola può diventare faticosissimo. È oltremodo faticosissimo organizzare un evento intorno ai libri col caldo e mentre sai che tua madre sta poco bene. Poi però la libreria si riempie in ogni posto disponibile di gente e di amici e la leggerezza di un libro tenero, come “Un’imprecisa cosa felice” che invita a cercare la meraviglia nonostante tutto, ti offre una piccola fessura di sfiato dentro cui respirare. Il cavallino di Silvia Greco è arrivato ai Diari a portare la sua leggerezza tra letture e sognatori bendati e una lista di piccole cose felici da salvare anche dopo degli abbandoni… un jukebox, tanti giochi e anche giocattoli che si rompono e sono da riparare. Prima che il libro uscisse, agli inizi di marzo, Francesca Chiappa, editrice di Hacca edizioni, mi aveva inviato in anteprima il libro e non so con esattezza se lei o Silvia Sorana lo avessero indirizzato esclusivamente a me perché per tutti i mesi della malattia di Igino mi erano state tanto vicine. Fatto sta che quel libro mi ha molto aiutato non solo ad elaborare il mio lutto ma a farmi sentire speciale tra gli eserciti degli Abbandonati. Ho cominciato a consigliare il libro a tutti: Giulia, Renata, Lalla, Riccarda, Arturo, Stefano, Laura, Boris. I libri hanno poteri segreti e a volte magici. Un libro fa. “Un’imprecisa cosa felice” ha fatto molto per me. Silvia Greco, col tempo, è diventata una cara presenza in questi mesi e se ci penso ancora rido di quando mi ha confidato che lo ha scritto in pochi mesi come presa da una musa pazzesca che non la faceva dormire più. Solo idee su idee che venivano su come la peperonata. Io ho tanto amato questo libro che racconta di quando gli oggetti a noi più cari si spezzano, si ammaccano, smettono di funzionare,e di colpo diventano immobili e tristi. Ma c’è la zia Marisa di turno che sa aggiustare i giocattoli e gli oggetti rotti e sa pure coccolare il cuore triste con delle marmellate buonissime con le etichette storte e i nomi avvolgenti. Racconta di cosa succede quando sono le persone a rompersi, magari in modo ridicolo, assurdo, con partenze stupide e improvvise? Un’imprecisa cosa felice racconta, facendoci sorridere e commuovere, gli imprevedibili risvolti nelle vite strampalate di persone sole e con delle ferite profonde come Marta, suo zio Ernesto e di Nino. Storia di persone sole che diventa la Fiaba chi resta e non si arrende al dolore, di chi riesce, nonostante tutto, a farsi accecare dalla meraviglia. Specie se fuori ci sono un prato verde e un sole buono a scaldare.

19369586_10213922021313314_243329045_nElisabetta Bucciarelli, amica storica dei Diari (che per noi ha inventato lo stile delle foto da Cialtroni con lo sguardo ad Minkiam chiamate BucciaStyle) nella bandella di “Un’imprecisa cosa felice” scrive: “Ci sono vetri opachi che diventano lucidi e sogni in bilico che sono pronti a cadere sulla terra. Esistono sguardi che non hanno direzione e sguardi che cercano la luce, come quello letterario di Silvia Greco. Se, malgrado tutto, vogliamo essere felici, questo è il libro per noi.”
Nella seconda parte della serata abbiamo fatto un omaggio a Gabriel Garcia Marquez a novant’anni anni dalla nascita nel 1927 e a cinquanta dalla pubblicazione di “Cent’anni di solitudine” nel 1967 a Buenos Aires. Il titolo dell’intera serata era “L’amore ai tempi dei Diari”, con un chiaro richiamo ad uno dei libri più conosciuti di Garcia Marquez,”L’amore ai tempi del colera”. Abbiamo letto un estratto da” Odor di guayaba. Conversazioni con Gabriel Garcia Marquez” di Plinio Apulejo Mendoza per poter immergerci nel mondo magico del grande Gabo, e un piccolo estratto da “Cent’anni di solitudine”.
Sono seguite tante altre letture di #Sogni e #Sognatori da bendati… tante Letture ad Alta Voce intervallate dalla splendida musica del cantautore Rocco Rosignoli.Elide ha aperto la serata leggendo il Cantico dei Cantici, sicuramente il più grande testo d’amore di tutte le letterature. Di qualsiasi specie di amore si tratti, sia quello di Iahvè e del suo popolo, come vuole la tradizione ebraica, sia quello dell’anima e del suo Dio, come vogliono san Giovanni della Croce e altri mistici, sia quello carnale di uomo e donna, come impone di pensare una lettura immediata del testo, mai parole più belle e inesauribili sono state trovate per cantarlo, parole che sembrano ogni volta miracolosamente adatte a ciascuna delle tante interpretazioni che sono state date del Cantico, anche se incompatibili fra loro. Molto interessante la versione con cui Guido Ceronetti è riuscito a far vivere, con impareggiabile felicità, in lingua italiana queste poche parole preziose, riconquistandone il profumo, l’aura magica e la catturante concretezza. Andrea ha continuato leggendo “Pronto Soccorso e Beauty Case” di Stefano Benni, dove ai margini periferici di una grande metropoli si consuma una tenera e scorticata storia d’amore tra un giovane ladro di motociclette e una aspirante parrucchiera; Anna Maria la letto il finale epico de “Il dolore del mare” di Alberto Cavanna, in cui Elvira, durante gli anni difficili fra i due conflitti mondiali, sceglie di morire annegata nel mare di Palmaria prima ancora di aver appreso la morte del figlio e dopo averne patite tante; Giovanna ha parlato di amore per i libri leggendo Christian Mascheroni e il suo “Non avere paura dei libri”, dove si racconta dei settantaquattro scatoloni nei quali sono contenuti tutti i libri che costituivano la fornitissima biblioteca famigliare e ogni volume viene riposto nella nuova collocazione, rievocandone non solo la trama ma anche il ricordo di momenti di intensa intimità famigliare. Per tutta la serata tutti hanno continuato a cercare con attenzione di captare e immergersi dentro ogni singola parola di Ilaria e Cristina e Arturo e Hilde e Laura e Fiorenza e Antonio e Massimo e Betty e Giulia.

19389461_10213922021713324_978726351_nA proposito di Sogni e Sognatori e oggetti della memoria, volevo segnalare un libro di Poesia molto bello e intenso. Si intitola “Il tempo dei jukebox” e lo ha scritto Alma Saporito per una piccola e tenace casa editrice, Epika edizioni di Lorella Fontanelli. Il libro ha una dedica speciale al mio Igino e di questa dedica io vado molto fiero e orgoglioso. Alma ha deciso di presentarlo in anteprima da noi ai Diari il 14 giugno in una serata piena di emozioni e tanta gente. Ha scelto noi per tante ovvie ragione, ma soprattutto per questo rapporto carnale che ormai ci lega fortemente. A presentarlo il professore di Letturatura contemporanea dell’Università di Parma, Paolo Briganti, e a fare delle letture sceniche molto emozionali Mirella Cenni di Argante Studio. Il libro giusto a fare da preludio alla nostra serata del Sabato dei Sogni e dei sognatori e degli oggetti che portano felicità. Alma recupera dall’archivio della sua memoria i ricordi lontani di affetti ma anche le suggestioni che derivano dagli oggetti. Nei suoi versi semplici ma potenti nella loro essenzialità riemergono proprio tanti oggetti, come una lista di piccole cose felici da salvare dall’oblio e che possono essere appunto un jukebox, un portapacchi, un coriandolo nascosto dietro il battiscopa, lo spago e gli elastici riposti dentro un antico cassetto e pure tanti giochi e i vestitini di zorro e della fatina. Dettagli lievi di un passato che segnano il tempo. Dettagli del passato raccontati con tenerezza e con una prosa delicata. Non c’è nostalgica malinconia nei versi di Alma Saporito, ma dalla sua scatola magica dei ricordi, dal suo baule del tempo emergono cose e persone e sempre con i toni delicati dei suoi versi sensibili. Una sottile ironia, pagina dopo pagina, ci accompagna e fa di questo libro di poesia una piacevolissima lettura, durante la quale non si può fare a meno di ricordare e ridere con occhi sognanti.

Nello zaino sognante di questa settimana :

"Un'imprecisa cosa felice" di Silvia Greco, Hacca Edizioni
“Un’imprecisa cosa felice” di Silvia Greco, Hacca Edizioni

“Odor di guayaba. Conversazioni con Gabriel Garcia Marquez” di Plinio Apulejo Mendoza, Mondadori

"Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez, Mondadori
“Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez, Mondadori
"L'amore ai tempi dei diari" di Gabriel Garcia Marquez, Mondadori
“L’amore ai tempi dei diari” di Gabriel Garcia Marquez, Mondadori
"Cantico dei Cantici" a cura di Guido Ceronetti, Adelphi
“Cantico dei Cantici” a cura di Guido Ceronetti, Adelphi
"Pronto Soccorso e Beauty Case " di Stefano Bennicon illustrazioni di Francesca Ghermandi pubblicato da Orecchio Acerbo
“Pronto Soccorso e Beauty Case ” di Stefano Bennicon illustrazioni di Francesca Ghermandi pubblicato da Orecchio Acerbo
"Il dolore del mare" di Alberto Cavanna, Nutrimenti Edizioni.
“Il dolore del mare” di Alberto Cavanna, Nutrimenti Edizioni.
"Non avere paura dei libri" di Christian Mascheroni, Hacca Edizioni.
“Non avere paura dei libri” di Christian Mascheroni, Hacca Edizioni.
"Il tempo dei jukebox" di Alma Saporito, Epika edizioni
“Il tempo dei jukebox” di Alma Saporito, Epika edizioni
Nello Zaino di Antonello: Letture notturne