Dieci motivi

di Luca Giachi

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per NON leggere “Come una Canzone”

HACCA_giachi_OKMC1. Se sei un ragazzo single e ti fai vedere in giro con questo libro non rimorchi mai.

2. Se sei ragazza, single, e a trequarti di storia ti chiedi quanto assomigli alla protagonista femminile, e ti dovesse venire vagamente il dubbio che le assomigli, finisci che non rimorchi mai più nella vita (e fai pure causa a chi lo ha scritto, cioè me). Fra l’altro, analisi garantita per almeno un decennio.

3. Se sei felicemente in un rapporto di coppia e la mattina ti svegli pensando che la vita sia una cosa meravigliosa, lascia stare: non leggerlo. Questo libro confermerebbe quanto sei fortunato/a a essere felice nel tuo rapporto di coppia (e non aver mai incontrato i protagonisti di questa storia…) e secondo me vivere di conferme porta sostanzialmente sfiga (soprattutto al tuo felice rapporto di coppia).  

4. Se pensi di attrarre disagio intorno a te, lascia stare, questa storia è come se l’avessi già letta, risparmia i soldini e offri da bere all’autore.

5. Se ti hanno detto che attrai disagio, del tipo che ti piacciono sempre quei/lle ragazzi/e che stanno “fuori come un balcone”, ma hai sempre pensato che non fosse vero, lascia stare perché questo romanzo parla proprio di te e di quelli che ti dicono sempre che attrai disagio: se non ti sei fidato degli amici perché dovresti fidarti di un libro scritto da un tipo che non è manco tuo amico? (a cui comunque puoi sempre offrire da bere, sia chiaro, e ti garantisce che non parlerà di disagio con te)

6. La scrittura è molto semplice e scorrevole, per nulla trendy, tragicamente poco ricercata e raramente costeggiata dalla punteggiatura. Se sei alla ricerca di uomo/donna affascinante in cappotto nero, sguardo malinconico, tendenzialmente assoggettato/a ad un imprecisato “dio cultura”, che legge solo i romanzi russi dell’ottocento, tornerei a quanto detto al punto 1 dell’elenco, doverosamente aggiungendo per la par condicio: “se sei ragazzo, ma anche ragazza, single…” e vabbè il resto rimane uguale a quanto scritto.  

7. Se hai letto solo romanzi dove la scrittura era molto semplice e scorrevole, tragicamente poco ricercata e raramente costeggiata dalla punteggiatura e pensi di voler superare questa fase della tua vita per poter finalmente planare in una relazione d’amore con un uomo/donna affascinante in cappotto nero, sguardo malinconico, tendenzialmente assoggettato/a ad un imprecisato “dio cultura”, che legge solo i romanzi russi dell’ottocento, tornerei a quanto detto al punto 6.

8. La copertina è il pezzo forte del romanzo. La copertina.

9. L’autore baratta l’acquisto di una copia del romanzo per una buona bottiglia di vino, per l’indubbia felicità della sua casa editrice. Garantisce in cambio: parlare o non parlare di disagio, vestirsi o non vestirsi con cappotto nero e cercare uno sguardo il più possibile malinconico, e infine di riuscire finalmente a discutere di Guerra e Pace senza sottolineare, necessariamente, che Natascia secondo me produce disagio.

10. Cercasi decimo motivo per non leggersi il mio libro: facciamo così, vi aspetto a una mia presentazione, alzate una mano e raccontatemela voi. Nota bene: garantisco fin da adesso che non sarò vestito con un cappotto nero, la stagione non lo richiede più (e non ho mai avuto un cappotto nero). Vedrò cosa posso fare per gli occhi malinconici. E comunque Natascia produce disagio.   

Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Come una Canzone”
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