Giacomo Verri, scrittore blogger e altro ancora, mi ha invitata a partecipare a un progetto sul suo blog dedicato al romanzo postumo di Kent Haruf, “Le nostre anime di notte” (NN editore).
Ho accettato subito, con entusiasmo ed emozione, sia perché le persone che hanno scritto dell’ultimo romanzo di Haruf prima di me: Gianluigi Bodi, Antonello Saiz e Alice Pisu della Libreria Diari di Bordo, Tiziano Fratus, e quelle che sono preannunciate a venire, sono lettori eccezionali, ed essere in loro compagnia è un grande onore; sia perchè il blog di Giacomo Verri è un luogo ricco di spunti e suggestioni, presentati con acribia e competenza, mescolata a grande umanità.
Il titolo bellissimo al mio post, “La cognizione del tempo”, è di Giacomo Verri. La scelta di quella parola gaddania nel mio testo non era casuale, ma voleva essere un omaggio al suo “Partigiano Inverno” (Nutrimenti) che a livello lessicale si presenta come un pastiche di citazioni novecentesche. Con straordinaria empatia, Giacomo Verri ha colto e omaggiato me con un titolo, immeritato e fascinoso.
Lo ringrazio, dell’accoglienza dell’amicizia e degli stimoli continui che il suo blog propone.
Per chi volesse leggere “La cognizione del tempo” in Dossier Haruf sul blog di Giacomo Verri, clicchi sulla foto in basso!