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Ma Giusi non ti devi preoccupare, i mostri sono finti! –

Luigi di 3 anni consola la sorella di 9, dopo che abbiamo letto “Il mostro di Jacob” (collana Parpar di Giuntina), rinarrazione di una delle prime leggende chassidiche legata alla cerimonia del capodanno ebraico, il Rosh Hashanà.

jac1Non è la sola prova di saggezza che Luigi sfodera durante la lettura. Già al momento in cui Jaboc spazza errori e azioni sconsiderate (piccoli mostricciattoli neri nelle magiche illustrazioni di Jon J. Muth) in cantina, il bimbo si mostra contrariato, ben consapevole che quella di Jacob non è la soluzione giusta, che non ci si libera dei piccoli, grandi peccati quotidiani relegandoli nella propria cantina, perché rimangono con sé, ospiti fastidiosi e di sicuro non innocui.

Jacob, senza abbandonare maleducazione (come l’ha definita Giusi) e tracotanza, si reca dal rabbino di Kuty, famoso per le sue capacità prodigiose. Lui e la moglie non riescono ad avere un bambino e forse il rabbino potrà aiutarli. Il piccolo letto vuoto ha attratto con semplicità e immediatezza la partecipazione di Giusi e Luigi, come li ha rallegrati la calda immagine di ben due lettini, in una camera assolata, in cui giacciono sorridenti Joseph e Rebecca, i gemelli di Jacob, nati dopo che la moglie ha adempiuto scrupolosamente alle indicazioni del rabbino. Ma il marito ha dimenticato che la profezia del rabbino non prevedeva solo la nascita, ma anche una disgrazia, causata dalla sconsideratezza di Jacob, che avrebbe colpito i suoi figli all’età di cinque anni. Ci sarà un segno che il tempo è giunto: Jacob infilerà il piede sinistro in due calze e poi cercherà infuriato quella mancante. Sarà il sorriso della moglie nel constatare che un piede è infilato in ben due calze, a ricordare a Jacob la profezia per intero, e a correre a perdifiato fino alla spiaggia, dove com’è consuetudine i bimbi stanno giocando.

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Ed è a questo punto della storia che Giusi e Luigi hanno la stessa reazione, sollevandosi dal cuscino, all’unisono,  raddrizzando la schiena, guardando con preoccupazione la sagoma nera e terribile del mostro che si innalza dalle acque. Con pathos e interessamento i piccoli accolgono la conclusione del racconto, che non ho intenzione di svelare…

Jon J Muth
Jon J Muth
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Eric A. Kimmel

“Il mostro di Jacob” accompagna al testo semplice e accorato di Eric A. Kimmel (nella traduzione di Rosanella Volponi) le illustrazioni stupefacenti di Muth, una vera meraviglia. Immagini a tutta pagina, con disegni fortemente narrativi dai colori pastelli che sembrano quadri, un gioco sottile e leggero nelle dimensioni delle figure, in cui il piccolo e il grande sottintendono un profondo significato simbolico, figure in movimento che conservano una plasticità che a Giusi e Luigi è piaciuta particolarmente, la luce mai accecante, ma avvolgente e calda, che emana calore e intimità nei disegni d’interni, e un’ironia sottile e divertente alimentata dai dettagli: le candele e il quadro nello studio del rabbino, urtati dalla foga di Jacob nell’aprire la porta; i mostricciattoli o i riccioli di Jacob che ne esemplificano la furia fastidiosa e urticante. La carta dell’edizione Parpar aumenta il piacere: liscia, lucida, della giusta consistenza.

jac3“Il mostro di Jacob” è uno di quei libri in cui la distanza tra bambini e adulti si azzera: non è questa del resto la magia delle leggende? Per tutti c’è qualcosa da imparare, una lezione da trarre, una piccola angoscia da gestire con la propria coscienza. Forse solo Luigi, dal basso della sua saggezza di treenne è immune dalla consapevolezza che le proprie sconsideratezze hanno una conseguenza a volte persino dolorosa. Per Giusi di 9 anni il libro ha già smosso qualche tasto dell’anima, e la sua paura dei mostri era probabilmente il senso di colpa per non essere stata sempre integerrima. Ma per fortuna il libro ha una morale positiva e costruttiva, facendo leva sulla quale si possono scacciare i mostri che albergano in ognuno di noi, invece di gettarli a mare (dove inquinano, e dove non si dovrebbe buttare nulla). Così anche Giusi ha potuto fare sonni sereni e tranquilli!

Il mostro di Jacob
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