Dieci buoni motivi per NON leggere

Squadra speciale Minestrina in brodo” 

di Roberto Centazzo

1) Non leggete il mio romanzo perché non ci troverete dentro ricette di cucina. Avete presente quei detective che arrivano sulla scena del delitto vedono un cadavere squartato in mille pezzi, sangue dappertutto, e poi si recano al ristorante, come se nulla fosse,  e iniziano a fare ipotesi sul possibile assassino di fronte a un piatto di ravioli al plin di cui decantano le qualità? Ecco nel mio libro non ci sono. Non ci sono personaggi che elencano gli ingredienti dei ravioli né che raccontano come si prepara il brasato.

2) Non leggete il mio romanzo perché nessuno dei protagonisti è un intenditore di vini, nessuno degusta il Lagavulin, anzi neppure sanno che minchia è ‘sto Lagavulin e si accontentano semmai di un rosso sfuso mangiando un panino di corsa. Ma meglio una birra.

3) Non leggete il mio romanzo perché non è una guida turistica, non ci troverete descrizioni della città, dei monumenti nè persone che passeggiano col naso all’insù a dire “uh che bella questa statua la scolpì il Bernini nel…” insomma queste cose non ce le trovate.

4) Non leggete il mio libro perché non ci sono tuttologi che deducono dal pelo rinvenuto su un cappotto chi possa essere l’assassino. Usano tutti il levapelucchi.

5) Non leggete il mio libro perché quando l’inquirente parla con i parenti della vittima non sentirete mai  pronunciare la fatidica frase: “lo tenga al telefono il più a lungo possibile, vedremo di individuare da dove arriva la chiamata!” Perdonatemi il linguaggio ma questa è la più grossa sciocchezzuola che si possa sentire. Se uno ha il telefono sotto controllo basta anche un secondo di telefonata per individuare da quale utenza e dove parte la chiamata.

6) Non leggete il mio libro perché non è un libro da tenere sul comodino. Si legge in due ore.

7) Non leggete il mio libro perché non finisce con l’assassino che confessa. Non c’è nessuno dei miei protagonisti dotato del fluido magnetico per cui, convocati tutti i possibili sospetti in una stanza, e dopo aver esposto le ragioni di ognuno per ammazzare la vittima, basta puntare il dito su uno di loro e dirgli “ è lei l’assassino! Confessi! “ e quello crolla e piagnucolante inizia a cantarsela. Ecco, queste cose non ci sono.

8) Non leggete il mio libro perché ci sono le parolacce (non tutte quelle che avevo messo, qualcuna l’hanno tolta). Ma quando tre pensionati si ritrovano al bar, dopo aver parlato di calcio e di politica, secondo voi di che cosa parlano? Inizia con la f (quattro lettere).

9) Non leggete il mio romanzo perché non ci troverete dentro nessuna morale.

10) E soprattutto, in ultimo, non leggete questo romanzo perché l’autore non riesce nemmeno a trovare dieci buoni motivi per non leggerlo. L’ultimo è questo. Un po’ tirato per i capelli.

Infatti

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Dieci buoni motivi per NON leggere “Squadra speciale Minestrina in brodo”
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