Dieci Buoni Motivi per NON leggere

“Arcano 21”

di Luca Ragagnin

1. Anche se è scritto grande, è troppo lungo. Poi ci sono i corsivi, che sono una cosa tipografica che fa sempre arrabbiare, e i personaggi hanno dei nomi improbabili.

2. I nomi dei personaggi è il problema minore. Il maggiore è che sono prepotenti, prendono la parola quando uno (il narratore) sta facendo un ragionamento o un discorso e lo continuano come par loro.

3. La prepotenza di questi signori è il problema minore. Il maggiore è che usano degli italiani (al plurale, elemento aggravante, e inteso come lingua) che, a volte, ti mandano ai pazzi.

4. Andare ai pazzi è il problema minore (e, in alcuni casi, può essere persino un viaggio piacevole). C’è la questione del glicine a spaccare ancora di più le regole. Insomma, in questo libro si parla di libri e di un ragazzo che ama i libri e che poi finisce per lavorare nelle librerie in virtù di questo suo amore, e tutte le avventure cui va incontro lavorando nelle librerie, e le persone strambe che incontra lì dentro, eccetera. Che cavolo c’entra la storia di una pianta rampicante cinese che diventa inglese?

5. Un cinese che diventa inglese sono faccende di tutti i giorni; le piante rampicanti, tutto sommato, non danno fastidio (a meno di essere un muro: io (nel senso di autore del libro) conosco in abbondanza persone che lo sono). Quindi sono problemi minori. Il fatto è che, essendo l’eroe un ragazzo in piena età ormonale, come mai qui dentro non si tromba mai?

6. Non trombare mai sono accadimenti che capitano a tutti, nella vita, almeno una volta, è un problema minore. L’importante sarebbe che comparissero almeno delle figure femminili. E infatti compaiono ma, ad un’attenta analisi, si tratta, solo per nominarne alcune, di una Vedova Torpediniera, un’Amica Immaginaria, una Dama nell’Ombra, una Nonna Radiestesista, una Signorina che Vive con le Fate, e qui mi fermo che mi sto già innervosendo, che cavolo.

7. Le figure femminili di misteriosa provenienza, che poi i conti non tornano, sono il problema minore. Qui, a non quadrare, cominciamo dall’inizio, addirittura dalla copertina. Perché la copertina ospita un astronauta nello spazio attaccato a un libro, ma dentro il libro l’astronauta non c’è. Ma come mai? Forse che l’autore ha bevuto per tutta la durata delle ***stesure?

8. Che sono poi problemi anche abbastanza privati (sempre che esistano realmente) e il lettore non se ne deve interessare. Il lettore, invece, è tenuto a preoccuparsi del problema maggiore e a formulare la relativa domanda: ma tutta questa vicenda non potevi scriverla più lineare?

9. No, perché scrivo lineare solo quando ho bevuto e il libro l’ho scritto da sobrio.

10. Se non sei stato nemmeno capace di mantenere la formula del “problema minore/problema maggiore in dieci miseri punti, figuriamoci se ci buttiamo nell’impresa di leggerti per 468 pagine. Siamo mica matti. (Essere matti è il problema minore (e, in alcuni casi, può essere persino un viaggio piacevole)).

Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Arcano 21”