Se avessi potuto incontrarle dal vivo ci saremmo trovate all’ingresso del Palacultura Antonello, dove il 24 e 25 ottobre prenderà vita a Messina la prima edizione del festival letterario Bookb@ng. A farci compagnia sarebbe venuto anche Federico Cerminara che da anni muove le fila del progetto dei Piccoli Maestri ed è sempre coinvolto in esperimenti all’insegna della promozione della lettura. Sua l’idea dell’incontro e a lui lascio la parola per presentare le due donne meravigliose con cui mi ha invitato a chiacchierare.

Nancy Antonazzo è una docente di lingua e letteratura inglese, grande appassionata di Tolkien, e grande lettrice in generale. In particolare te la presento in veste di presidente dell’associazione culturale Terremoti di Carta, capofila nell’organizzazione del Bookb@ng, festival letterario che avrà la sua prima edizione il 24 e il 25 ottobre a Messina. Qui trovi il sito e alcune informazioni: www.bookbang.it

Tra i vari ospiti della manifestazione spicca Nadia Terranova che indosserà i panni della madrina della manifestazione. Nata a Messina e residente a Roma, Nadia ha pubblicato per Einaudi Stile Libero il romanzo “Gli anni al contrario” (Einaudi Stile Libero, 2015, Premio Brancati, Premio Grotte della Gurfa) e cinque libri per ragazzi.

Pensavo, nel proporti questa chiacchierata, che Nancy e Nadia potessero raccontare l’attesa del festival da punti di vista differenti: Nancy parlando delle motivazioni che l’hanno convinta (lei e gli altri dello staff) a mettere in moto questa avventura; Nadia, come scrittrice messinese, del significato che ha per lei essere madrina di questa manifestazione.

Pensavo che, piccola provocazione per tanti amici che vivono qui nella capitale, sarebbe bello presentare oltretutto il Bookb@ng come un’occasione speciale per trascorrere un fine settimana diverso in una splendida città siciliana in cui non vedo l’ora di mettere piede anche perché dicono un gran bene degli arancini e dei cannoli; un’occasione speciale per parlare di letteratura in compagnia degli ospiti della manifestazione, che sono bravi e sono tanti e sono stati scelti con cura dallo staff della manifestazione.

Invito irresistibile, e se non nel luogo fisico che avremmo desiderato, la chiacchierata è stata esplosiva. Sono molto felice di ospitare il festival messinese su tempoxme, di conoscere Nancy e di farle i complimenti perché Bookb@ng mi sembra proprio una bella invenzione e da provinciale qual sono guardo sempre a queste iniziative con grande ammirazione e un pizzico di invidia.

Per quanto riguarda Nadia Terranova, se dovessi indicare il verbo esatto è amare Nadia. Ma questo lei lo sa!

Io sono pronta a cominciare con la prima domanda. Il titolo scelto ha un indefinibile sapore futurista, strizza l’occhio alla rete con la chiocciolina, e contiene una carica esplosiva di dimensione internazionale. Potrà Messina contenere tutto questo?

Nancy: Innanzitutto grazie per aver accolto l’invito di Federico a ospitarci su tempoxme. Sono io che devo fare i complimenti a te per il tuo lavoro. Immagino tempoxme come un luogo di incontro, come quei salottini in cui ci si siede per un thè a chiacchierare e condividere i propri interessi culturali ed artistici e poi si va via ancora con quel sapore dolce in bocca per aver davvero gustato la bellezza di questa condivisione. Mi piace tanto.

Nancy, non so se tempoxme è quello che descrivi, ma certamente è quello che vorrebbe essere, quindi ne hai colto l’ispirazione e l’augurio.

Nancy: Anche io adoro Nadia e il suo talento ed è stato il primo motivo per cui l’Organizzazione del Bookb@ng l’ha fortemente voluta come madrina dell’evento e coordinatrice dei laboratori di scrittura per i ragazzi e gli adulti. Quando abbiamo cominciato a parlargliene era ancora febbraio e lei ha immediatamente colto l’importanza (e quel pizzico di appassionata incoscienza) che stava dietro a questo progetto. Caspita! Ha accettato subito!

Rispondo immediatamente alla tua prima domanda:

La mia prudenza ti risponderebbe: “bè dai, ci proveremo cercando di fare del nostro meglio per dare una possibilità a questa città, spesso dormiente dal punto di vista culturale”. La mia caparbietà e, dai su, anche quel pizzico di appassionata incoscienza mi dicono che Messina potrebbe davvero… esplodere o come dicono i perbenisti della cosiddetta “Messina bene”, rinascere dalle sue ceneri. Messina conserva ostinatamente una eredità di importanza internazionale a livello artistico e letterario, una base che le permette di porsi come luogo privilegiato, strategico, un territorio di incontro e scambio di idee e valori. Noi messinesi, Nadia ne è un esempio, sappiamo che la nostra potrebbe offrire, sulla scia di Catania e Palermo, un salotto dove la letteratura sia mezzo di incontro e di crescita per sollevare una cultura mediocre che impedisce di vedere la vera bellezza e le sue potenzialità di espressione. Questo è il nostro progetto: sì, noi guardiamo al futuro, con calma, con pazienza, privilegiando la qualità delle proposte alla quantità e rendendola fruibile a tutti. La realtà capofila di tutto questo è un’associazione culturale e non una attività commerciale e questo è un punto a nostro favore perché siamo liberi da convenzioni e interessi e possiamo davvero arrivare a tutti senza preferenze o limiti di azione. Ci auguriamo, in futuro, di poter “convincere” anche le altre realtà associative a contribuire in questo modo a questo progetto.

Nadia: Ciao a tutti, arrivo ultimissima (sono proprio a Messina in questi giorni per vari motivi, fra cui il premio Brancati che ho ritirato sabato a Zafferana Etnea, che onore) e inutile dire che vi adoro tutti e tre anche io e ciascuno di voi sa perché. Scusate se sarò la più lenta a rispondere, ma ci sono.

Messina ha spalle robuste, come le colonne di Colapesce su cui si sorregge. È una città che sa rinascere, come dimostra la forza dimostrata dopo il terremoto, e come a mio avviso (parlo ovviamente a titolo personale) per altro sta dimostrando in questi ultimi due anni con un sindaco anticonvenzionale e coraggioso, dopo decenni di incuria e abbandono. Sono molto positiva riguardo al festival ideato da Terremoti di carta, un’associazione giovane che sta portando avanti progetti seri con passione e senza arroganza. È un evento per tutti, l’apertura alla cittadinanza è totale, è l’occasione giusta perché i messinesi possano uscire di casa e dimostrare coi fatti che anche i libri sono parte di un cambiamento.

Il nostro applauso a Nadia Terranova. “Nemo profeta in patria”, ma lei è capace di smentire anche la saggezza dei proverbi.

Proviamo a dare una definizione di Bookb@ng Festival che possa essere per i lettori anche una mappa su quello che è in programma e nello stesso tempo riveli il ruolo di madrina attribuito a Nadia Terranova? e per Nadia i motivi che l’hanno sollecitata e convinta a accettare questo ruolo?

Nancy: Penso che l’immagine che meglio definisca il Bookb@ng sia proprio il suo logo: l’esplosione dei libri è simbolo di tutte quelle espressioni letterarie che derivano da questa parola. Dall’interno del libro esplodono tutte le sue “conseguenze”: le letture, i generi letterari, le forme, i contenuti, ma anche i nostri gusti, le riflessioni, la condivisione e le problematiche legate al mondo dell’editoria.

Questo libro contiene in sé il potenziale esplosivo della sua essenza: la cultura, una potenzialità così forte da essere stata nel tempo talmente temuta da tentare di sopprimerla, strapparla, incenerirla, eliminarla, nel nostro caso di abbassarne il livello a una certa facile mediocrità.

L’esplosione è anche legata all’origine e agli obiettivi che Terremoti di Carta, capofila dell’organizzazione dell’evento, propone in tutte le sue iniziative: l’esplosione richiama ancora una volta il manifesto culturale di BombaCarta: il suo stile, la sua esperienza, la sua visione della cultura e delle sue espressioni letterarie.

Nadia rappresenta questa immagine, la sua calma passione tipica di una donna messinese e la sua necessità di comunicarla attraverso le sue storie meglio rappresenta il nostro obiettivo e la nostra stessa necessità, trovare nuovi luoghi e mezzi di incontro per condividere l’interesse letterario.

Nadia: Sono felice, è una gioia. Amo la città in cui sono nata e cresciuta, un amore che contiene anche l’odio, la rabbia, il rifiuto, la fuga, il senso di estraneità e proprio per questo lo ritengo un amore lucido, maturo. Messina è una città meno folcloristica di altri luoghi siciliani, ma con una sua specifica e importantissima letteratura: i primi riferimenti sono Stefano D’Arrigo con il suo monumentale Horcynus Orca e il Vincenzo Consolo di alcuni racconti e di L’olivo e l’olivastro. E poi un folto popolo di interessanti minori, e tutta la mitologia, le leggende, la poesia dialettale di Giuseppe Cavarra e Maria Costa… essere una scrittrice messinese comporta un grande carico di responsabilità. Proverò, come ho sempre provato, a esserne all’altezza.

Che donne meravigliose!

C’è un pubblico particolare a cui il Festival è rivolto? o chi vi piacerebbe ospitare e vedere per le strade di Messina durante il Festival? Un vostro invito particolare lo rivolgereste a chi?

Nancy: C’è posto per tutti. Sono state organizzate iniziative per ogni età, dai bambini agli adulti, anche per quegli adulti che si sentono ancora un po’ bambini. È un salotto dove chiunque vorrà troverà il suo spazio e la sua occasione di incontro e condivisione.

Nadia: Vorrei che venissero tutti i cittadini, di ogni età, genere e professione. E il nostro sindaco!

Vi lancio l’ultima domanda all’insegna del capovolgimento: chi invece NON deve venire a Bookb@ng perché non troverà quello che cerca?

Nadia: I criticoni a ogni costo non troveranno livore, perché siamo tutti consapevoli che la prima edizione di un festival è un esperimento, un momento-pilota, e sarà di certo migliorabile in tanti aspetti. Per quello che mi riguarda ogni critica costruttiva è bene accetta, chi si vuole rimboccare le mani e partecipare è il benvenuto.

Nancy: Le realtà associative e di settore che hanno organizzato questo festival sono realtà giovani ma con alle spalle un’esperienza notevole in termini di anni e attività come queste ma hanno dovuto affrontare e affrontano i soliti problemi e le solite persone che amano auto-glorificarsi, sminuendo gli altri. Ecco vorrei non venissero coloro che, non solo non hanno fatto nulla per aiutarci con la loro esperienza ma hanno anche cercato di metterci i bastoni tra le ruote. Rimangano pure a coltivare il loro orticello.

Tutti gli altri, vadano a Messina il 24 e 25 ottobre e si lascino esplodere insieme ai libri!

Chiacchierando con… Nancy Antonazzo del Bookb@ng e Nadia Terranova