Dieci buoni motivi per NON leggere

“Nero. Diario di una ballerina”

di Letizia Vicidomini


1) Il Nero non è un colore che amate (motivo ovvio)

2) Il Noir è un genere che detestate (motivo comprensibile)

3) Se hanno definito questa storia “noir poetico” sarà ancora peggio del noir e basta (motivo più che comprensibile)

4) La Danza è un’arte che vi annoia (motivo più che accettabile)

5) Non vi fidate di chi tiene un diario con costanza (motivo dubbio, ma tant’è)

6) Siete convinti che una ragazza ricca, bella e fortunata (almeno nella prima parte della storia) sia istantaneamente antipatica (motivo sacrosanto)

7) Pensate che raccontare la neve a Napoli sia una presa per i fondelli (motivo pretestuoso)

8) Immaginate che la vita dei danzatori sia estremamente noiosa e faticosa , con tutte quelle ore di allenamento quotidiano che vi stancano solo a pensarci (motivo francamente opinabile)

9) Napoli, Roma, Parigi, Val d’Aosta: luoghi che non sopportate (motivo ridicolo, sono posti bellissimi)

10) “Nero, come un velo che oscura la vista. Nero, come un drappo che copre la coscienza. Nero, come la morte” vi pare uno slogan melodrammatico e cupo (motivo assolutamente non condiviso dalla sottoscritta)
In definitiva, se almeno uno di questi motivi vi appartiene, niente di meglio che provare a contraddirvi. La vita va stupita ogni giorno e le scelte più azzardate sono le migliori. La storia della mia ballerina sarà un viaggio dentro la sua anima e dentro la vostra, un modo per comprendere certe scelte estreme, un percorso catartico che arriva sino in fondo al cuore. 

Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Nero. Diario di una ballerina”