Tre incontri straordinari che NON mi aspettavo a Pordenonelegge

1)   Pordenone con il centro storico limitato e circoscritto si presta perfettamente agli incontri. Nulla di più facile per il lettore in visita a Pordenonelegge che imbattersi per strada con gli autori. Con emozione mentre mi affretto a partecipare all’incontro  di Nicola Lagioia con Serena Vitale (una coppia brillante in cui l’affabulazione e la ricchezza culturale domina sovrana), riconosco per strada, bicipidi in mostra e sguardo torvo e fascinoso, Emmanuel Carrère uno dei tanti ospiti illustri di questo festival pieno di meraviglie. Sembrerà banale ma incontrare uno scrittore di fama mondiale non all’interno di una sala durante la presentazione, ma casualmente per strada ha un impatto diverso, abbatte le barriere e le distanze e fa sentire parte e cittadini dello stesso mondo, un mondo migliore, seppure nel breve tempo di un festival letterario, in cui la cultura domina sovrana e sembra l’unico fine che muove i nostri passi.

2) È appena terminato uno degli appuntamenti più originali di questa giornata a Pordenonelegge: Fight Reading. Tre scrittori chiamati a leggere tre racconti inediti e scritti per l’occasione su un tema proposto dai Papu e tratto da tre diverse citazioni letterarie. Si sfidano Marco Peano, Enrico Macioci e Paolo Zardi. Mentre saluto Marco Peano, uno degli scrittori esordienti di quest’anno più toccanti e talentuosi, ecco arrivare Marcello Fois, la voce  dalla scrittura più raffinata ed elegante, ricca di riecheggiamenti e suggestioni. Si abbracciano. Scopro che Marco Peano è il suo editor in Einaudi. Una foto immortala questo momento, dalla mia espressione si evince con chiarezza  l’intontimento e la gioia incontenibile, perché condividere un pezzetto seppure minuto delle relazioni degli scrittori che si amano, rintracciarne legami affettivi e professionali, è come entrare in una stanza piena di specchi in cui la realtà e il suo riflesso si confondono, fino a combaciare. Un’altra delle magie di un Festival dalle mille risonanze come Pordenonelegge.

3)   Finora non mi era mai stato possibile vedere e ascoltare Zerocalcare. Troppa folla, posti esauriti, incroci sbagliati. Eppure grande è la mia curiosità per il suo successo letterario, la giovane età, il genere con cui lo scrittore ha raggiunto il successo. Il fumetto, che solo negli ultimi tempi e forse proprio grazie a Zerocalcare sta conquistando la considerazione letteraria. Davanti allo stand del Gazzettino, lungo il corso di Pordenone, ecco Zerocalcare, prima dell’incontro previsto nel chiostro della Biblioteca civica,  rispondere alle domande del giornalista Lorenzo Marchiori, a dimostrazione che Pordenonelegge è anche una festa della città, una festa che si esplica nelle strade e tra i ritmi abituali prima ancora che dentro gli spazi, meravigliosi, adibiti per gli incontri ufficiali.

L’incontro più curioso che NON mi aspettavo a Pordenonelegge

Ci sono degli scrittori che inspiegabilmente attirano la nostra attenzione. Gilda Policastro per me è uno di questi. La guardo mentre parla del suo nuovo romanzo “Cella” edito da Marsilio. C’è qualcosa di familiare in lei che non riesco a decifrare. Mi convinco che è solo una suggestione, dovuta al fatto che è nata a Salerno, come leggo nella quarta di copertina (poi scopro che in realtà è vissuta in Basilicata). Mi avvicino per salutarla e lei mi riconosce. Ricostruiamo un’amicizia in comune, studi alla Sapienza di Roma, ma qualcosa ancora mi sfugge. Inutile andarlo a cercare in quel momento, salirà a galla da solo, non certo nel frastornamento di questo incontro insolito. Infatti, nel corso della giornata lo afferro all’improvviso con chiarezza. Un viaggio in pullman, ricco di chiacchiere, da studentesse con interessi comuni, verso Roma. In quel lontano, ma solo sopito ricordo di una personalità ricca e complessa risiede il fascino che oggi ha per me la sua scrittura.

 Pordenonelegge è dunque occasione di ritrovi e non solo di incontri.

 

Tanti erano gli incontri di questa penultima giornata del festival. Molti di respiro internazionale come quello con la filosofa Agnes Heller, con lo scrittore americano David Leavitt e con la scrittrice iraniana Azar Nafisi (questi ultimi due mirabilmente condotti dalla grazia e dalla voce suadente e radiofonica di Loredana Lipperini), con lo scienziato Amir Aczel o con l’indefinibile Emmanuel Carrère, per non  parlare, perché l’elenco sarebbe troppo lungo, di quelli numerosissimi che coinvolgevano scrittori italiani di grande presa sul pubblico. Ma in questo post io ho voluto dare conto di moti dell’animo e di sensazioni emotive che mi hanno riguardato come lettrice e che come tale lasceranno in me una traccia indelebile.

 

Cos’altro è la vita se non una serie accidentale e non banale di incontri che ci riempiono l’anima? Pordenonelegge è una di quelle occasioni che sublimano la possibilità di incontri di spessore umano e culturale.

Tre incontri straordinari che NON mi aspettavo a Pordenonelegge