Dieci Buoni Motivi per NON leggere
Lisario o il piacere infinito delle donne
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1.Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se state cercando un’autofiction dove l’autore si finge esposto e racconta i suoi guai familiari, le sue incapacità di scrittore, disavventure con figli e badanti, banali tradimenti e da qui tenta di rendere un’ampia critica sociale: in Lisario l’autore  è svanito, contano solo i personaggi, come insegnava l’oggi un po’ troppo inascoltato Flaubert…
2. Non leggete  Lisario o il piacere infinito delle donne se cercate una lacrimevole storia dove le donne si lamentano della loro condizione: a Lisario hanno tolto tutto, la voce, la libertà, le scelte eppure scrive, scappa e ama e, soprattutto, se la ride beatamente dei suoi persecutori masculi facendo pernacchie e pìriti…
3. Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se vi piacciono anemici e anodini scrittori filoamericani senza lingua, stile Ikea, paratattici e omertosi: questo è un romanzo dotato di invenzione linguistica, astenersi lettori senza amore di parola.
4. Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se siete leghisti: questo è un romanzo terrone scritto da una terrona. Napoli qui è capitale: meglio, molto meglio di New York.
5. Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se cercate l’oleografia negativa del sud: niente camorristi, niente sparatorie, niente droga, niente eroici cronisti disincantati. La Napoli del Seicento è molto, molto, molto peggio di così.
6. Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se siete pudibondi: questo è un romanzo sulla masturbazione femminile.
7. Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se siete dei maniaci sessuali: questo è un romanzo che mentre guardate dal buco della serratura vi ficca un dito nell’occhio.
8. Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se non amate il romanzo d’ambiente storico: viva Anna Banti! Viva Marguerite Yourcenar! Viva Elsa Morante! Viva Anna Maria Ortese! E, per par condicio, viva Michel Tournier, viva Pascal Quignard, viva Per Olov Enquist!
9. Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se vi piacciono le storie dove non succede niente: questo è un romanzo d’avventura.
10. E, infine, Non leggete Lisario o il piacere infinito delle donne se avete deciso di astenervi dal piacere della lettura, di smettere di sognare, di non avere più incubi in technicolor: scusate, però, ma chi ve lo fa fare?
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “Lisario o il piacere infinito delle donne”
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